Cresciuto con il club di Sesto San Giovanni, il portiere torner¨¤ a Milano per il match di Coppa Italia contro l'Inter
Se Razvan Sava ¨¨ sbarcato in Italia lo deve a unĄŻamichevole tra nazionali giovanili e al guizzo di Riccardo Guffanti, uno degli occhi pi¨´ sensibili al talento. Si giocava a Pordenone, meno di cento chilometri da Udine, la citt¨¤ che lo ha fatto esordire in Serie A contro il Monza e che lo ha visto da vicino sabato scorso contro il Napoli.?
Era uno sbarbato di 15 anni, difendeva la porta della Romania e in quel momento si trovava a tre ore di volo da Timisoara, la citt¨¤ dove ha parato i primi tiri con la maglia del Banatul. Due mesi e avrebbe fatto le valigie direzione Milano, dove domani torner¨¤ con la maglia dellĄŻUdinese per fermare il miglior attacco dĄŻItalia, quello dellĄŻInter, negli ottavi di finale di Coppia Italia. Un intreccio del destino.
La scommessa
ĄŞ ?Non appena il classe 2002 varcher¨¤ i confini meneghini, unĄŻocchiata finir¨¤ senzĄŻaltro alla periferia nord, quella dominata da Sesto San Giovanni. E probabilmente cercher¨¤ il Breda, lo stadio della Pro Sesto dove sfornava assist con le mani e faceva notte affinando la tecnica ben oltre la chiusura dei cancelli. Fu una scommessa di Jacopo Colombo, allora direttore sportivo, conquistato da un paio di parate contro la Francia vissute dietro a un monitor. Appena arrivato in Italia era timido e taciturno, lĄŻopposto di quello che raccontavano i suoi 190 centimetri. Ma allo stesso tempo spavaldo, sicuro di s¨Ś e deciso nellĄŻinseguire il proprio sogno. Oggi lo sta trasformando in realt¨¤.
Del suo esordio con gli Allievi B della Pro Sesto se ne parla ancora oggi e chi lĄŻha vissuto in prima persona lo racconta come fosse ieri: "Giocavamo contro il Cimiano, eravamo in inferiorit¨¤ numerica e stavamo difendendo un calcio dĄŻangolo". Alessandro Giglio, uno dei suoi primi allenatori, risponde dal Galles e ricorda ogni fotogramma: "Part¨Ź un cross insidioso e lui, lasciando la porta, si ritrov¨° in cielo a bloccare il pallone al limite dellĄŻarea. A quel punto gli urlai di andare lungo con le mani, conoscevo gi¨¤ le sue qualit¨¤. E poiĄ".?
Un lancio di circa sessanta metri forte e teso, calibrato e preciso. Una parabola cucita con ago e filo che divenne un cioccolatino solamente da scartare. Un pugno di mesi e lo avrebbe avuto Luca Acquaviva negli Allievi A, altrettanti e sarebbe passato agli ordini di Gianluca Savoldi in Juniores Nazionale. LĄŻultima tappa la Serie D a 15 anni 10 mesi e 11 giorni. Tutto in un batter dĄŻocchio.
la chiamata di paratici
ĄŞ ?Sesto San Giovanni ¨¨ stata la sua casa per un anno, poi Fabio Paratici ha alzato la cornetta e se lĄŻ¨¨ portato alla Juventus bruciando Inter e Milan, che nei mesi precedenti lo avevano visionato senza per¨° mai affondare il colpo. UnĄŻidea rimasta tale. Se Razvan Sava ha vestito bianconero lo deve a una chiamata intorno allĄŻorario di cena di domenica 29 aprile, giusto qualche ora dopo essersi presentato alla Serie D parando la qualunque contro la Folgore Caratese e strappando applausi dalla curva Vito Porro.?
Un colloquio senza intoppi in linea per una trattativa lampo, con lĄŻaccordo verbale diventato stretta di mano nel giro di poche settimane. Ma nonostante il biglietto da visita da predestinato, allĄŻombra della Mole non ingrana e la Juventus lo gira in prestito: prima Pescara, poi Lecce. Una stagione in Primavera (2019/2020) e Massimo Bava lo chiama a Torino, questa volta sulla sponda granata.
la romani e udine
ĄŞ ?Al Toro gioca e convince, ma spicca definitivamente il volo solo quando ritorna in Romania. Succede nellĄŻestate del 2022 per volere di Razvan Zamfir, direttore sportivo del Cluj, che al tempo poteva contare su un certo Simone Scuffet, nato allĄŻUdinese dove oggi Sava sta rimpiazzando lĄŻinfortunato Okoye. Altro intreccio del destino. "Se vieni da noi oggi, forse domani potresti diventare titolare". Una mezza promessa di Zamfir - mantenuta - lo convince a lasciare momentaneamente lĄŻItalia. Il resto ¨¨ storia recente. Il trasferimento allĄŻUdinese, lĄŻesordio in Coppa Italia contro la Salernitana e le due apparizioni in campionato contro Monza e Napoli. Poi, probabilmente, lĄŻInter e quindi il ritorno nella "sua" Milano. A due passi da Sesto San Giovanni e dallo stadio Breda: da l¨Ź tiferanno per lui.
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