Il presidente del Torino al margine della presentazione dei palinsesti di La7 parla anche della squadra granata e dei movimenti di mercato. Su Niang: "Non ha chiesto di andare via, ¨¨ in vacanza perch¨¦ ha fatto il Mondiale "
Battuta sempre pronta per ogni occasione, "oggi parliamo di La7 non di CR7", poi il presidente del Tornio, Urbano Cairo, non si tira indietro di fronte a chi gli chiede una valutazione sull’affare Cristiano Ronaldo alla Juventus: “L’arrivo di Cristiano Ronaldo illumina il calcio italiano – commenta Cairo in occasione della presentazione dei palinsesti di La7 -, il suo arrivo ¨¨ importante per il campionato italiano e lo rende interessante per il mondo intero. Per il resto, ho avuto molto da fare e non ho avuto tempo di fare altre valutazioni”.
IL TORO —
Negli ultimi dieci giorni, Cairo si ¨¨ dedicato anima e corpo alle trattative di mercato che riguardano il suo Toro. Nel giro di cinque giorni ha piazzato i tre colpi Izzo, Bremer e Meit¨¦ e da ieri ¨¨ perfezionato anche l’arrivo del quarto volto nuovo, il portiere Rosati che far¨¤ il terzo. “Sono molto soddisfatto dei nuovi arrivi – cos¨¬ Cairo -: Izzo ¨¨ un giocatore veramente forte, con le caratteristiche da Toro. Di Bremer e Meit¨¦ mi dicono meraviglie. Ma il nostro mercato non ¨¨ ancora finito”.
ROSA PI¨´ RICCA —
“Stiamo facendo una campagna acquisti con innesti importanti – commenta Cairo a proposito della campagna acquisti del Toro -, in quella parte della squadra dove c’era bisogno, in particolare in difesa, reparto che abbiamo potenziato molto: rimangono Nkoulou e Moretti, sono arrivati Izzo e Bremer, abbiamo anche Lyanco e Bonifazi: abbiamo, quindi, sei giocatori e qualche giovane. Anche a centrocampo abbiamo preso Meit¨¦ di cui mi dicono cose eccellenti, ¨¨ poi tornato Lukic dal Levante, un giovane serbo sul quale abbiamo davvero molta fiducia. Abbiamo poi in rosa Baselli, Rincon e anche Ljajic pu¨° giocare a centrocampo: una squadra davvero molto ricca. Per affinare e completare una rosa che oggi ¨¨ gi¨¤ molto rafforzata rispetto allo scorso anno, a questo punto, dipender¨¤ anche molto dalle uscite”.
SULLE FASCE —
La partenza di Barreca apre uno spazio sulla sinistra, dove in organico il Toro ha gi¨¤ il titolare, l’argentino Ansaldi e dove in questi primi giorni di ritiro Mazzarri sta provando l’adattamento di Berenguer: “Per quanto riguarda il discorso degli esterni, vediamo… diciamo che sicuramente l¨¬ potremmo fare ancora qualcosa”.
NIANG, IL GALLO E L’AFFOLLAMENTO —
Il mercato ¨¨ fatto di arrivi ma anche di partenze. In questo momento, infatti, il Toro conta in organico ben 36 giocatori compresi gli 8 Primavera. Mazzarri vuole iniziare il campionato con una rosa di 21-22 giocatori pi¨´ 3-4 innesti giovani. Piazzati i primi tre colpi, l’obiettivo della societ¨¤ ¨¨ diventato ora quello di sfoltire. Cinque, sei, forse addirittura sette gli esuberi. In questa categoria non rientra certo Niang, che per¨° inizia a essere molto corteggiato sul mercato. “Niang? Non ha chiesto a nessuno di andare via – spiega Cairo -, ¨¨ in vacanza perch¨¦ ha fatto il Mondiale (assente giustificato nel ritiro di Bormio, ndr). ? un giocatore importante che in alcune partite, giocando da punta, ha dimostrato un grande valore. Pu¨° fare molto bene”. Da Niang il discorso scivola sulla batteria degli attaccanti: “Oggi abbiamo davanti giocatori come Belotti, Niang, Iago Falque, Ljajic, che ¨¨ come se fosse una punta, Edera, che ¨¨ un giovane molto bravo a cui abbiamo rinnovato il contratto e sul quale crediamo moltissimo, Berenguer, che abbiamo comprato l’anno scorso, e Boy¨¨. Insomma, davanti abbiamo un sacco di giocatori”. Ultima parentesi su Belotti, gli chiedono se si ¨¨ pentito di non averlo ceduto la scorsa estate: “S¨¬, Belotti potevo venderlo l’anno scorso, ma ¨¨ sereno e far¨¤ benissimo nella prossima stagione”.
Mario Pagliara
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