A Monza l'ultimo saluto al tecnico scomparso venerd¨¬: presenti tutti i calciatori del suo Torino tricolore nel ‘76, oltre a dirigenti ed ex calciatori del Milan e moltissimi volti del mondo del calcio. E Renato Zaccarelli con il volto segnato dalle lacrime non ce la fa e lascia la chiesa
Una profonda commozione ha pervaso il cortile della Residenza San Pietro a Monza, che ha ospitato questo pomeriggio i funerali di Gigi Radice, morto venerd¨¬ a 83 anni. E’ stato l’ultimo saluto al tecnico che sulla panchina del Torino vinse lo scudetto al termine della stagione 1975-1976. E proprio i tifosi del Torino lo hanno ricordato esponendo uno striscione con la scritta “Addio Sergente di Ferro”, mentre Milan e Torino hanno apposto il gonfalone del club all’interno della piccola chiesetta della struttura. Tante le personalit¨¤ del mondo del calcio che hanno voluto esserci: i giocatori del Torino dello scudetto del ‘76 ha partecipato in blocco ma Renato Zaccarelli, una delle bandiere granata e colonna di quel Toro, con il volto segnato dalle lacrime, non se l’¨¨ sentita di partecipare alle esequie preferendo tornare a casa.
quanti amici —
Tra gli ex giocatori nelle prime file c’erano Fabrizio Lorieri, Daniele Massaro, Filippo Galli, Silvano Benedetti, Antonio Comi, Marco Tardelli e Franco Colomba. Il Milan, in rappresentanza, ha mandato ai funerali il responsabile del vivaio, Mario Beretta. A rappresentare il Torino c’erano il presidente Urbano Cairo, il direttore generale Antonio Comi (ai tempi calciatore granata con Radice), il consigliere di amministrazione Giuseppe Ferrauto, il direttore operativo Alberto Barile, il responsabile della scuola calcio Silvano Benedetti e quattro giovani in rappresentanza di tutto il vivaio granata. Fra i gonfaloni, oltre a quelli di Milan e Torino, c’era anche quello del Museo del Grande Torino e della Memoria Storica Granata.
il ricordo di cairo —
“Gigi Radice era un uomo sobrio ma concreto e determinato, votato all’obiettivo. Un grandissimo uomo e lo dimostrano tutte le persone che c’erano oggi ai suoi funerali, i giocatori che ha allenato. Se tutti quanti gli volevano cos¨¬ bene ¨¨ perch¨¦ si ¨¨ fatto apprezzare”. Cos¨¬ il numero uno del Torino, Urbano Cairo, ha ricordato Radice. “Gigi - ha aggiunto Cairo - ¨¨ stato importantissimo per il calcio italiano, ha introdotto il pressing e il calcio totale. Con il Torino ha vinto uno scudetto storico, che non vincevamo da anni e che sfortunatamente non vinciamo da anni. Io sono venuto perch¨¦ ci tenevo ad omaggiarlo, ma purtroppo non l’ho nemmeno conosciuto. Lo abbiamo invitato alla festa del Torino ma era gi¨¤ debilitato dalla malattia. Per¨° ¨¨ come se lo conoscessi, Antonio Comi ha giocato per lui e mi ha raccontato un sacco di cose. Era proprio una grandissima persona”.
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