Il c.t. azzurro convocher¨¤ luned¨¬ a Coverciano il sampdoriano con Conti, Spinazzola, Inglese e El Shaarawy
Fabio Quagliarella, 35 anni, attaccante della Sampdoria. Kulta
Sempre che ne avesse ancora bisogno, uscito sabato sera da Marassi dopo aver visto Sampdoria-Udinese, il c.t. Roberto Mancini ha definitivamente aggiunto il nome di Fabio Quagliarella all’elenco che aveva gi¨¤ in testa: quello dei convocati (26-27, o magari un paio di pi¨´: la lista sar¨¤ nota venerd¨¬) per lo stage-lampo della Nazionale in programma fra luned¨¬ e marted¨¬ prossimi a Coverciano. Il Mancio gli aveva appena visto segnare altri due gol: al centravanti della Samp sono serviti per prendersi la vetta della classifica marcatori ed eguagliare il record di Batistuta (11 partite consecutive di campionato in gol), al c.t. per avere conferma dello straordinario momento (fisico, tecnico, psicologico) di Quagliarella. E con Mancini chi sta bene va in Nazionale: anche ad anni 36, che luned¨¬ Fabio avr¨¤ compiuto da quattro giorni. In Nazionale per uno stage, per il momento: a marzo, quando inizieranno le qualificazioni per l’Europeo, si vedr¨¤. Le porte sono aperte: la filosofia ¨¨ costruire una squadra con la quale poter guardare a un futuro non solo immediato, ma da sempre le cifre dei gol segnati contano almeno quanto quelle scritte sulla carta d’identit¨¤. Anche per Mancini.
UN “BUCO” DA EVITARE —
Quagliarella dunque rientrer¨¤ al centro tecnico di Coverciano tre anni abbondanti dopo l’ultima volta, e lo far¨¤ per uno stage flash: meno di 24 ore, da mezzogiorno di luned¨¬ alle 10/11 di marted¨¬. In tutto un pranzo, una cena, una colazione, un allenamento leggero (senza parte atletica e senza rischi infortuni), un paio di sedute video. L’esigenza di Mancini ¨¨ chiara: evitare un “buco” di quasi quattro mesi, da novembre a marzo, senza un suo contatto con i giocatori e senza un momento di aggregazione del gruppo, per non sprecare i segnali di coesione che sono invece gi¨¤ nati spontanei. “Se stiamo cos¨¬ tanto senza vederci, rischiamo di non riconoscerci pi¨´...”, disse scherzando ma non troppo il Mancio: che considera questo momento come un’opportunit¨¤ per riallacciare i fili del discorso iniziato nei mesi scorsi. E per avere poi, a marzo, un gruppo gi¨¤ pronto per iniziare a lavorare con vista sull’Europeo 2020.
I NON CONVOCABILI —
Ma ¨¨ chiaro anche l’accordo con le societ¨¤: giocatori “rubati” solo nell’abituale giorno di riposo e di nuovo disponibili per l’allenamento di marted¨¬ pomeriggio. Mancini, che ha parlato fra gli altri con Ancelotti e Di Francesco (dei rapporti con i club si sono occupati lui e Lele Oriali), ha chiesto e ottenuto questo appuntamento con i giocatori senza pretendere nulla pi¨´ di una brevissima finestra; in cambio ha avuto disponibilit¨¤ a poter chiamare tutti i giocatori che riterr¨¤ opportuno. Tranne ovviamente i convocabili che luned¨¬ saranno impegnati nei due posticipi di campionato (Cagliari-Atalanta e Frosinone-Lazio), ovvero Mancini, Barella, Cragno, Acerbi e Immobile. E gli “stranieri”, per i quali servirebbe un complicato ok dei club: Verratti, che ¨¨ comunque infortunato, Jorginho, Emerson Palmieri, Grifo e Balotelli, che ha un paio di mesi alla grande con il Marsiglia per convincere Mancini che ¨¨ ora di richiamarlo.
LE NOVIT? —
Gli altri, a parte l’infortunato Bonucci, saranno quelli che si possono considerare in pianta stabile nel gruppo, pi¨´ qualche novit¨¤, che da tempo Mancini ha in mente di vedere: oltre a Quagliarella ci sono Conti, Spinazzola, El Shaarawy, Inglese, forse Magnani del Sassuolo (anche perch¨¦ senza Bonucci, Caldara, Mancini e Acerbi la coperta centrali difensivi ¨¨ corta).
Elefante-Licari
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