De Rossi: "Il Tapiro a me? Sono fuori da mesi, non credo di essere il destinatario giusto"

L'ex allenatore della Roma torna sull'esonero: "Nessun contrasto con i senatori. Ringrazierò per sempre la proprietà americana dei Friedkin"

Nessun rancore, ma anche qualche chiarimento. A distanza di tre mesi e mezzo dal suo esonero con la Roma, Daniele De Rossi è tornato a parlare in occasione della consegna del Tapiro d'Oro da parte di Striscia la Notizia. L'ex tecnico e bandiera giallorossa è rimasto sorpreso quando ha visto l’inviato del programma tv: “La Roma sta vivendo un periodo complicato e dai il Tapiro a me? Sono fuori da mesi, non credo di essere il destinatario giusto”.?

I SENATORI

?Poi si fa più serio: “Contrasti con i senatori? I giocatori erano gli stessi anche a gennaio 2024, quando mi hanno chiamato ad allenare la Roma”. Il riferimento è alle voci su alcuni litigi avuti con alcuni big tra cui Pellegrini e Cristante. Voci smentite qualche settimana fa anche da Claudio Ranieri che ha tirato la Roma fuori dalla zona retrocessione. Posizione in cui era finita, però, più per l’operato di Juric visto che De Rossi è stato esonerato dopo appena 4 giornate. Una decisione che ha scatenato proteste e contestazioni nella capitale fino appunto all’arrivo di Ranieri.?

NESSUN RANCORE

“In ogni caso ringrazierò per sempre la proprietà americana dei Friedkin che mi ha permesso di allenare la mia squadra del cuore”, ha aggiunto De Rossi che ha un contratto in essere col club ancora per due stagioni e mezza. Il tecnico ha poi concluso rispondendo ad una battuta su un suo possibile futuro alla Lazio: "Non me lo chiederanno, stanno andando alla grande. Per questo mi sa che quest’anno di corni portafortuna me ne servono due".