L’ultima volta di De Rossi: all’Olimpico cori, striscioni, lacrime e bandiere

L’omaggio da brividi dei tifosi per il capitano giallorosso, che a fine partita saluta tutti e abbraccia stretto Totti, commosso come Bruno Conti

Se l’addio di Totti era stato quello dello “Speravo de mori’ prima”, quello di Daniele De Rossi ¨¨ quello dello: “Speravo de nasce dopo”. Ironia e malinconia, pioggia e lacrime, sorrisi e abbracci: il numero 16 della Roma saluta la sua gente in una notte che sar¨¤ impossibile dimenticare per qualsiasi romanista. Soprattutto quando, dopo essersi inginocchiato davanti la Sud e aver baciato la pista d’atletica, dagli altoparlanti arrivano parole e musica di Francesco De Gregori: “Sempre e per sempre dalla parte ci troverai”.

L’ARRIVO

Sono le 23 di una serata infinita, iniziata alle 19.01, quando Daniele De Rossi, per l’ultima volta, entra allo stadio Olimpico da calciatore della Roma. Lo fa da capitano, nel pullman con i compagni, scortato dietro dalla Smart di Francesco Totti (che a fine partita gli consegner¨¤ il riconoscimento a nome della societ¨¤). L’Olimpico ¨¨ sotto una nube grigia, la pioggia scende abbondante, ma quando Daniele entra in campo per il riscaldamento (ore 19.56 ) gli spalti sono gi¨¤ pieni e arrivano la prima ovazione e i primi cori. Ce ne saranno tanti altri nel corso della serata, cos¨¬ come altri saranno i cori contro la societ¨¤ e il presidente Pallotta. La Sud lo accoglie con uno striscione: “Nei giorni belli e in quelli tristi sei stato la bandiera dei veri romanisti”, De Rossi, lo legge, applaude e come lui tutti i compagni in campo. Roma - Parma inizia cos¨¬. Prosegue alle 20.22 con la lettura delle formazioni e un’altra ovazione, stavolta davanti agli occhi del pap¨¤ Alberto, della mamma Manuela e della sorella Ludovica (abbracciati a lungo da Marco Materazzi, campione del mondo come Daniele e come Buffon, anche lui allo stadio). Mentre sugli spalti viene proiettata l’immagine di Daniele che si prepara negli spogliatoi, con Perotti e Pastore accanto, un’altra ovazione ¨¨ riservata a Claudio Ranieri, anche lui ai saluti. E’ il nipote dell’allenatore, Orlando, insieme ai figli di Daniele, Gaia, Olivia e Noah, ad accompagnare in campo il numero 16, insieme ai compagni, anche loro con figli.

BANDIERE

Quando entrano le squadre la curva Sud si colora di giallorosso, con migliaia di bandierine con su scritto DDR e la scritta: “Ci hai rappresentato in campo per 18 anni, da oggi la tua curva rappresenter¨¤ te per sempre. Siamo tutti DDR”. E poi, ancora, in altri settori: “Il mio in campo”, “Ultras dentro e fuori dal campo” e “Lode a te, ultimo imperatore”. La pioggia aumenta, a nascondere le lacrime di tanti tifosi, cos¨¬ come aumentano anche i cori contro la societ¨¤ per la scelta di non rinnovare il contratto a De Rossi (abbracciato anche dall’arbitro prima dell’ingresso in campo), compreso uno contro Franco Baldini, consulente del presidente.

LA PARTITA

Quando segna Pellegrini tutta la squadra lo abbraccia poi, in un recupero vicino l’area della Roma, Daniele sembra avvertire un dolore dietro la gamba, ma continua. Passano alcuni minuti, De Rossi resta in campo fino alle 22.16. Un caso, o forse no. Sta di fatto che quando esce per lasciare il posto a ?nder l’Olimpico si alza in piedi. Applausi tanti. Infiniti. Come infinito sar¨¤ l’amore per lui dei tifosi della Roma.

IL SALUTO

Tifosi che quando ¨¨ il momento del saluto finale non trattengono pi¨´ le lacrime. Come tutti, all’Olimpico: piange Gaia, la figlia maggiore di Daniele, piange Sarah, sua moglie, abbracciata alla moglie di Florenzi, piange Bruno Conti e piange Francesco Totti. Sono loro a premiare Daniele con un numero 16 di cristallo e sono loro ad accoglierlo prima del giro di campo con i compagni, mano nella mano con la sua famiglia. De Rossi trattiene le lacrime, fino a quando, abbracciato a Totti, non ce la fa pi¨´. E’ una liberazione, per lui e per tutti. Vorrebbero farlo parlare, ma lui non se la sente. Saluta ancora una volta i tifosi, poi scende da solo le scalette degli spogliatoi. E sorride.