Antonio Di Carlo: "Io, i cavalli, i derby al ristorante e quel maledetto Roma-Lecce"
"I derby? Ormai li giochiamo al ristorante. Quasi tutte le settimane c¡¯¨¨ un lungo tavolo solo per noi: io, il bomber (Pruzzo, ndr), il polacco (Boniek), Sebino (Nela), il ¡°Faccio¡± (Faccini), Giovanni (Cervone), ¡°er cicoria¡± (Tempestilli), ¡°Dodo¡± (Chierico), il ¡°Principe¡± (Giannini), Franco (Tancredi), ¡°Cappio¡± (Cappioli) e tanti altri... Bruno viene meno perch¨¦ Nettuno ¨¨ lontana (Conti), mentre l¡¯altro Bruno non manca mai". Scusi mi sono perso con i Bruno, chi ¨¨ l¡¯altro? "Il mitico Giordano, viene con Stefano Di Chiara e Piscedda. Se non ci fossero anche gli ex della Lazio, con chi li faremmo questi derby? E per non farci mancare niente spesso c¡¯¨¨ anche Zeman, che ha allenato tutte e due le squadre...". E gi¨´ una risata. Una di quelle piene coinvolgenti, allegre che fanno di Antonio Di Carlo, ¡°romano de Roma¡±, il perno di questo grande gruppo di ex campioni e gregari ma soprattutto amici. Tony, come lo chiamano tutti, ¨¨ anche il padrone di casa, proprietario de Il Frantoio ,ristorante rinomato sull¡¯Appia Antica, sempre pieno perch¨¦ "modestamente ho una carne che si scioglie in bocca, i piatti della tradizione, dolci buonissimi e una atmosfera semplice, familiare e allegra".