L'Arena Kombetare di Tirana: nuovo gioiello con un'anima tutta italiana
In ogni caso, sar¨¤ ricordato per sempre. Come un luogo della memoria da tramandare alle giovani generazioni giallorosse, oppure come un posto da cancellare dalla cartina sentimentale calcistica, perch¨¦ il dolore della sconfitta - a Roma - ¨¨ una cosa che non riesce quasi mai ad attenuarsi davvero. Benvenuti, allora, all’Arena Kombetare di Tirana, stadio gioiello e vanto d’Albania, dove domani Roma e Feyenoord si giocheranno la finale di Conference League. Un impianto da 22.000 posti a regime (ma domani la capienza sar¨¤ diminuita per questioni di sicurezza), che pure ha cominciato la sua avventura con una spina per i padroni di casa. La prima partita, infatti, vi si ¨¨ disputata Il 17 novembre 2019, in occasione della sfida tra i padroni di casa e la Francia campione del Mondo. Hanno vinto i “bleus” per 0-2, ma il successo ¨¨ andato anche alla federcalcio albanese visto che l’Arena Kombetare - che in italiano significa arena nazionale - ¨¨ entrata virtualmente nel futuro. A livello d’impianti, d’altronde, del passato c’era poco da avere nostalgia. Non ¨¨ un caso che nel 2009 la Uefa aveva segnalato come gli stadi albanesi fossero fuori standard. L’indicazione era evidente: senza una nuova arena, non sarebbe stato possibile ospitare grandi eventi calcistici a livello internazionale. Cos¨¬, dopo un periodo di interregno in cui la nazionale ha giocato all’Elbasan Arena, nel 2016 sono cominciati i lavori per la nuova opera, per cui sono stati stanziati circa 80 milioni di euro. Ne ¨¨ nata una gemma con parcheggi, aree destinati ai servizi e un’area commerciale - sorto sulle ceneri del vecchio Qemal Stafa - in cui in genere si giocano sono le partite della nazionale, e le finali di Coppa e Supercoppa albanese.
LEGGI ANCHE
Progetto
¡ªMa c’¨¨ tanta Italia nel Kombetare. Il progetto dell’impianto, infatti, si deve a uno studio italiano, l’Archea Associati, e all’architetto fiorentino Marco Casamonti, che sono intervenuti salvaguardando la facciata monumentale del precedente stadio, grazie a un intervento di restauro filologico operato dalla societ¨¤ fiorentina Tacheolab. Insomma, anche in questo caso esportiamo il talento italiano, cos¨¬ come peraltro avevamo fatto nel vecchio stadio su cui ¨¨ sorto il nuovo, visto che era nato anche qui per opera dell’Italia, durante il periodo di occupazione fascista dell’Albania. Segnalato come i lavori del Kombetare siano stati completati nel settembre 2019, cio¨¨ a tre anni dall’inizio, ¨¨ difficile dribblare una malinconica considerazione finale: fatti tutti i distinguo del caso, sono passati undici anni da quando la Roma ha cominciato l’iter per la costruzione di un nuovo stadio di propriet¨¤. Che la Capitale dell’Italia campione d’Europa debba soffrire di ritardi cos¨¬ grandi ¨¨ un primato che siamo convinti l’Albania non ci invidi affatto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA