Il 27 settembre esce "Un Capitano", l'autobiografia di uno dei simboli del calcio italiano. In questo stralcio i difficili momenti dell'infortunio, dell'operazione e del recupero che lo portarono fino a Berlino
Lo scontro con Richard Vanigli che caus¨° l'infortunio di Totti nel 2006. Getty
Crac. La scalata al titolo mondiale comincia cos¨¬, con un perone che si spezza, domenica 19 febbraio 2006, pochi minuti dopo l’inizio di Roma-Empoli. […] ? il primo anno di Spalletti, dopo un avvio un po’ stentato abbiamo preso velocit¨¤, siamo reduci da nove vittorie consecutive e nessuno pensa seriamente che loro possano fermarci, anche perch¨¦ la settimana successiva c’¨¨ il derby e vogliamo arrivarci lanciati. Mi marca Richard Vanigli, che non ¨¨ un titolare abituale ma nemmeno un ragazzino, eppure gioca con la foga di chi deve conquistare il posto in squadra. Tre falli in cinque minuti, sollecito all’arbitro Messina un cartellino giallo; non perch¨¦ siano violenti, ma se non metti uno stop non giochi pi¨´, ogni intervento ¨¨ un fischio. Niente, si gira dall’altra parte. Immagino che l’ammonizione sia soltanto rimandata, devi prenderti un altro calcio, porta pazienza Francesco…[…]
Va esattamente cos¨¬, un minuto dopo: 6’ del primo tempo e quarto fallo, ammonizione, ma ¨¨ troppo tardi. Vanigli mi ha colpito da dietro a met¨¤ campo. Sarebbe “soltanto” un altro livido se il piede sinistro non si piantasse nel terreno, restando l¨¬ mentre il corpo scivola in avanti passandogli sopra. Mi accorgo del disastro dalla “caduta” del piede e allora, per la prima volta nella mia vita, capisco cosa sia il panico. Un terrore indicibile, la sensazione precisa e raggelante che sia tutto finito.[…]
La macchina si ferma con un ultimo sospiro metallico, le porte della sala si spalancano e Ilary ¨¨ l¨¬, sconvolta eppure calma. Ci eravamo salutati al telefono prima del riscaldamento, lei era in macchina con Cristian diretta a Fiumicino perch¨¦ doveva raggiungere Sanremo per le prove del Festival, che avrebbe presentato di l¨¬ a una settimana. Adesso ¨¨ qui che mi abbraccia, mi bacia e mi dice che Mariani ¨¨ gi¨¤ arrivato e sta valutando le lastre. Restiamo l¨¬ cinque minuti, mano nella mano, con Cristian fra le braccia della tata. Provo a frenarmi, ma ¨¨ il momento in cui pago tutto lo stress: scoppio a piangere, e piango senza ritegno, consolato da mia moglie. Riesco a ricompormi appena in tempo per l’ingresso in scena del professor Mariani, che senza nemmeno dire ciao agita le radiografie e sentenzia: ?Dieci minuti e la sala ¨¨ pronta, ti operiamo subito Francesco, io e Santucci?.[…]
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Paolo Cond¨°
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