A Frosinone, i giallorossi vanno avanti con l'attaccante ceco (quattro reti in due amichevoli), poi subiscono il pareggio nel recupero di Paghera. Nel primo tempo, tridente con El Shaarawy, Dzeko e Kluivert
Patrik Schick festeggia il suo gol all'Avellino. LaPresse
Il gol di Schick (il quarto in due amichevoli), le parate di Mirante e Fuzato che provano a non far sentire troppo la nostalgia di Alisson, le prove di difesa a tre: sono queste le indicazioni principali che Eusebio Di Francesco porta a casa da Frosinone, dove la Roma pareggia 1-1 con l’Avellino. Ma oggi pomeriggio allo Stirpe i protagonisti non sono i giocatori della Roma. Sono quelli dell’Avellino, che un’ora prima di scendere in campo per l’amichevole vengono a sapere che la Covisoc non ha ammesso la societ¨¤ al campionato di Serie B. La mazzata ¨¨ pesante, basta vederli mentre a fine primo tempo vanno sotto la curva occupata dai loro tifosi a parlare per una decina di minuti, ma nonostante tutto non solo giocano, ma onorano anche la partita, meritando il pareggio. E rendendo la vita difficile, soprattutto nel primo tempo, a una squadra che due mesi e mezzo fa giocava la semifinale di Champions.
Stephan El Shaarawy in azione contro l'Avellino. LaPresse
ANCORA PATRIK —
Sembra passata una vita, per la Roma e per l’Avellino: il club campano aspetta adesso l’esito del ricorso, quello giallorosso, invece, ha salutato due leader come Nainggolan ed Alisson ed ora si riposer¨¤ per poi volare domenica negli States. Con un Patrik Schick sempre pi¨´ in forma: ¨¨ lui a portare in vantaggio la Roma, dopo 12’ del secondo tempo con un colpo di testa su assist di Perotti. Entrano entrambi nella ripresa per dare un po’ di verve a una squadra apparsa, nei primi 45’, piuttosto imballata davanti (El Shaarawy il migliore del tridente con Kluivert e Dzeko, suo l’unico tiro pericoloso dalla distanza) e in difficolt¨¤ dietro, con Marcano e Manolas che, in un paio di occasioni, si fanno sorprendere dall’attaccante dell’Avellino Mokulu.
ADDIO ALISSON —
Proprio lui impegna Mirante con un colpo di testa che l’ex Bologna ¨¨ bravo a togliere dall’angolino basso, cos¨¬ come, nella ripresa, ¨¨ bravo il brasiliano Fuzato, con un riflesso d’istinto e tecnica, a impedire il pareggio dell’Avellino, sempre su colpo di testa, stavolta di Houdret. Un ottimo modo, quello dei due portieri romanisti, di mettersi in mostra, in attesa del sostituto di Alisson, che stamattina (molto commosso) ¨¨ passato a Trigoria a salutare compagni e dipendenti: “? stato un onore - le sue parole - giocare con voi”.
ORGOGLIO —
Il brasiliano ¨¨ ormai il passato, i giocatori dell’Avellino sperano, invece, che la B continui ad essere il loro futuro. In campo ce la mettono tutta: si difendono, provano a ripartire in contropiede, facilitati dal campo in pessime condizioni, e allo scadere trovano il meritato pareggio con Paghera, che da fuori area colpisce il palo e poi vede il pallone insaccarsi in rete. Per la gioia sua e di tutta la panchina, commossa al fischio finale.
Chiara Zucchelli
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