Roma, Ranieri: i numeri sono come quelli di Di Francesco
La mutazione da "Tinkerman" (l’Aggiustatore) a Terminator ¨¨ stato cos¨¬ rapido, a Trigoria, da sorprendere tutti. Claudio Ranieri, dopo aver picconato la societ¨¤ con dichiarazioni urticanti (su De Rossi e il futuro che aspetta il club) che ne hanno fatto l’idolo della tifoseria, saluta Trigoria con l’amarezza di chi avrebbe voluto incidere di pi¨´, ma sul campo i risultati strettamente sportivi sono stati in linea con quelli di Eusebio Di Francesco, quindi non da zona Champions League, nonostante le rivali abbiano fatto di tutto per rallentare la loro corsa.
I numeri
¡ªIntendiamoci, alla Roma nessuno mette in dubbio la necessit¨¤ di cambiare guida tecnica, perch¨¦ Di Francesco - secondo quanto si dice nella dirigenza - sentiva che una parte del gruppo storico non lo seguisse pi¨´, ma numeri alla mano i risultati non sono stati all’altezza della situazione. La media punti di Ranieri, infatti, ¨¨ stata di 1,72 a partita contro l’1,69 del precedente allenatore, facendo registrare uno scarto quindi minimo. I gol a partita sono stati 1,88 per Di Francesco contro gli 1,36 del suo successore, mentre quelli subiti sono stati 1,38 a gara contro gli 1 a partita di Ranieri. La media dei tiri in porta fatti ¨¨ passata da 16,4 a 15,2, quella dei tiri nello specchio da 6,2 a 4,5, la percentuale realizzativa ¨¨ andata dall’11,5% al 9%, la percentuale di tiri nello specchio da 48,9% a 38,3%, mentre i passaggi riusciti dall’83% al 79,9%. Migliorata invece la fase difensiva, visto che la media dei tiri subiti ¨¨ passata da 14,5 con Di Francesco a 13,6 con Ranieri, mentre le conclusioni subite nello specchio sono passate di media da 4,6 a 3,7. Tutta questa selva di dati, in fondo, ha portato che con Di Francesco in 26 partite la Roma ha vinto 12 volte, pareggiato 8 e perso 6, mentre con Ranieri in un 11 match la squadra ha vinto 5 volte, pareggiato 4 e perso 2 volte. Quanto basta per meritarsi, al momento, la qualificazione all’Europa League e non alla Champions. A meno di miracoli nell’ultima giornata.
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