Cinquantuno anni, due mesi e due giorni fa, verso le quattro del pomeriggio, il testaccino figlio di Mario il macellaio, cresciuto nel quartiere del mattatoio, non riusc¨Ź a intuire la traiettoria sghemba del tiro di Sidio Corradi: la palla gli sfil¨° davanti, lenta ma inesorabile, e alle spalle del nostro protagonista - Claudio Ranieri, esordiente con il numero due e i compiti del terzino di marcatura nella Roma allenata da Manlio Scopigno - arriv¨° immediato e perspicace lĄŻesperto Gigi Simoni, capitano del Genoa, e allĄŻultima sua stagione da calciatore: gol semplice, decisivo e definitivo, 2-1 per i liguri. Ranieri agita le braccia (le stende e le allarga, mostrando i palmi, una postura che ripete tuttĄŻoggi) che vale come gesto di stizza e come scusa. Nessuno intorno sembra accusarlo di niente in particolare.
a modo mio
Ranieri il calcio lo "sente". Non riduciamolo alla sola saggezza
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