Giallorossi a caccia della quarta vittoria di fila, per il tecnico diversi dubbi di formazione: “Coric sta seguendo un percorso, prima o poi avr¨¤ la sua opportunit¨¤”
Eusebio Di Francesco, 49 anni, allenatore della Roma
Il poker ¨¨ vicino, ma la distanza ¨¨ uno spazio potenzialmente infinito. Dopo tre vittorie di fila, la Roma cerca domani il successo ad Empoli, ma Eusebio Di Francesco mette sull’avviso. “Ogni partita per noi ¨¨ un banco di prova. Anzi, tutti i giorni. Non dobbiamo mai smettere di dimostrare la nostra crescita. E’ un test importantissimo contro una squadra in salute che meriterebbe molti pi¨´ punti in classifica rispetto ai punti che ha, per il gioco che ha mostrato, per la mentalit¨¤ che ha messo in campo, ¨¨ una delle squadre che recuperano palla nella met¨¤ campo avversaria, ¨¨ una delle piccole che ha il miglior possesso palla, ¨¨ un insieme di dati che fa pensare ad una squadra con qualit¨¤ importanti, bisogna fare i complimenti ad Andreazzoli che sta facendo un ottimo lavoro. Si evince dal loro modo di giocare che hanno grande capacit¨¤ di andare in verticale. Hanno una grande mobilit¨¤, fanno aggressioni alte, hanno un’idea di gioco. Dobbiamo essere bravi ad aprirli. Abbiamo preso le giuste precauzioni per difenderci, ma anche per attaccarli. Loro con le grandi se la sono giocata alla pari, dobbiamo essere bravi ad approcciarla nel modo giusto”. Il tempo trascorso ad Empoli, comunque, anche emotivamente non lo lascia indifferente. “Sar¨¤ un piacere tornare. Ho tantissimi amici e grande affetto. A partire da Nicola Caccia, un mio grandissimo amico con cui ho condiviso tante gioie e con cui sono cresciuto. A Empoli c’¨¨ stata un po’ la mia adolescenza e mi sono formato come uomo. Per questo mi fa piacere tornarci per¨° c’ero gi¨¤ stato in passato, anche se da allenatore della Roma ¨¨ la prima volta, perci¨° sempre piacevole”.
KOLAROV FUORI, TOCCA A PELLEGRINI —
Dipender¨¤ ovviamente dal risultato, e per conquistarlo dovr¨¤ fare a meno di Kolarov, lanciando dal primo minuto (per la prima volta) Luca Pellegrini. “Toccher¨¤ a lui dall’inizio. Kolarov non sar¨¤ nemmeno tra i convocati, oggi non camminava nemmeno. Bisogna fargli i complimenti per come ha giocato e per la disponibilit¨¤ da uomo che ha mostrato. Io non parlo mai con le federazioni o con i c.t., non so manco chi siano. Non ho sentito nessuno, credo che lui debba andare. Mi sembra inopportuno che giochi in nazionale, non cammina. Io non mi intrometto con le nazionali, la mia societ¨¤ far¨¤ di tutto affinch¨¦ torni il prima possibile”. I dubbi di formazione, comunque, non mancano. “Dietro l’unico sicuro di giocare ¨¨ Manolas con Pellegrini. Ho un dubbio tra Santon e Florenzi e ho il dubbio su chi giocher¨¤ come centrale sinistro. Decider¨° domani anche in base alle caratteristiche degli attaccanti. Pellegrini e Dzeko giocheranno, poi vedremo chi tra Nzonzi, De Rossi e Cristante ci sar¨¤. Gli esterni non li dico. De Rossi si giocher¨¤ una maglia, oggi ha fatto tutto l’allenamento, ieri aveva fatto solo la parte iniziale. Se dovesse essere a posto giocher¨¤ dall’inizio”. Archiviata la grande giornata di Champions per le italiane (”E’ un segnale di crescita, ma dopo bisogna avere continuit¨¤, ¨¨ fondamentale. Non bisogna esaltarsi pi¨´ di tanto, ma qualche passo in avanti lo stiamo facendo, anche come mentalit¨¤”), il discorso vira su chi gioca meno.
LUI ? SCHICK —
“Coric? Sta seguendo un percorso, ha qualit¨¤ importanti. Sicuramente prima o poi avr¨¤ la sua opportunit¨¤, ha mezzi importanti. Karsdorp viene da un infortunio importante, si sta ancora adattando, deve lavorare e migliorare su una serie di cose, le opportunit¨¤ ci saranno per tutti. Schick ha alternato cose buone e cose meno buone, ma sono convinto che i suoi mezzi verranno fuori. In questo momento cerco di sfruttare la vena da bomber che ha avuto Edin marted¨¬. Gli appunti di Zeman su Schick? Ieri l’ho sentito al telefono: ¨¨ stato travisato, mi ha detto, non ha mai messo in discussione le qualit¨¤ tecniche di Schick. Siamo ad ottobre, non possiamo pensare di mandare a giocare Schick da un’altra parte. Fino ad una settimana fa parlavate di un Lorenzo Pellegrini non in grado di giocare nella Roma, ora parlate di rinnovo del contratto. Nel nostro mondo non esiste equilibrio, aspettiamo, a volte ci sono dei giocatori con un tempo di maturazione diverso. Patrik ha delle caratteristiche per diventare veramente un giocatore forte”. Tornando a Empoli, Di Francesco ricorda anche la sua amicizia con Andreazzoli, quando Eusebio era team manager della Roma e Aurelio vice di Spalletti. “Ci scambiavamo tante cose, soprattutto quando giocavamo a calcio-tennis con Conti e Spalletti. Io parlavo pochissimo di calcio, avevo un altro ruolo. Il fare l’allenatore era l’ultimo dei miei pensieri, non ascoltavo, da una parte mi entrava dall’altra usciva”. Non gli esce dalla testa, invece, l’utilit¨¤ della sosta. “E’ sempre una cosa positiva per andare a recuperare la tanta dispersione di energie fisiche e mentali. Tanti andranno in nazionale. Vedersi tutti i giorni non aiuta, ¨¨ importante staccare, sia per l’allenatore che per i giocatori. Ma prima della sosta c’¨¨ l’Empoli, ¨¨ una gara difficilissima, dobbiamo prendere i tre punti”. Si torna al punto di partenza: la Roma ha voglia di poker.
Massimo Cecchini
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