Il tecnico giallorosso fa un bilancio tra passato, presente e futuro rispondendo alle domande dei tifosi
Eusebio Di Francesco. LaPresse
Tra passato e futuro, cercando di massimizzare il presente. Eusebio Di Francesco sta vivendo cos¨¬ questa ultima parte della tourn¨¦e americana della Roma e oggi si ¨¨ concesso alla tv di casa, raccontando anche alcune sue emozioni particolari. Come il rammarico passato, le aspettative per il futuro e la consapevolezza del presente. Ecco come.
il passato —
Il tecnico della Roma ¨¨ tornato sulle scelte della scorsa stagione, facendo anche mea culpa per quanto riguarda la semifinale d’andata della Champions League, quella parse male (5-2) contro il Liverpool, in Inghilterra. “Credo che l’aspetto pi¨´ positivo del mio lavoro ¨¨ avere dubbi o scelte che tolgano il sonno, anche perch¨¦ se hai poche certezze sulla formazione da mandare in campo vuol dire che c’¨¨ qualcosa che non va. Se devo per¨° parlare di un rimpianto penso all’andata della semifinale con il Liverpool. E’ stata una partita condizionata da tante situazioni”. Anche se poi l’approccio della Roma non era stato dei peggiori, con i giallorossi che si sono sciolti a cavallo dei due tempi. “Quella ¨¨ stata una partita molto motivazionale e io come allenatore non sono stato bravo a gestire certe situazioni. Questo ha compromesso il sogno dei tifosi e dei miei giocatori di andare in finale. Ma tutti hanno dato il massimo, ¨¨ stato fatto un grande percorso e la gente ha apprezzato la voglia di provare a ribaltare quel risultato per andare in finale. Ho un rimpianto anche per gli ultimi dieci minuti della partita di ritorno, quando il Liverpool era allo sbando”.
il presente —
Poi c’¨¨ l’oggi, gli States, il ritiro misto alla tourn¨¦e e le aspettative che girano intorno alla Roma. “A Trigoria lavoravamo a casa, con continuit¨¤, qui gli spostamenti qualche problemino lo creano. Sono contento, comunque, anche questa tourn¨¦e ¨¨ un po’ lunga. Qui stiamo cercando anche di creare quell’empatia e quell’alchimia che poi risulta fondamentale. Tutti i giocatori devono far bene, saper sfruttare un’occasione a qualsiasi et¨¤. Nel calcio puoi avere 35 anni come De Rossi o 21 come Under, ma devi dimostrare il tuo valore quotidianamente”. Quindi i dogmi che sono basilari per il suo lavoro: “Impegno e seriet¨¤. Quando iniziamo l’allenamento ai ragazzi dico sempre: “Prima e dopo si vive, ma durante gli allenamenti mai. Voglio grande seriet¨¤ e disponibilit¨¤, stando sempre sul pezzo. Se non sei concentrato ¨¨ la fine, come a scuola”.
il futuro —
Quindi, a conclusione di questo percorso ideale, ecco il futuro. E cio¨¨ il poi, il domani, quello che pu¨° esserci per qualsiasi giocatore dopo l’attualit¨¤. “Noi siamo professionisti: un giorno siamo qua, un giorno da un’altra parte. Credo poco al baciare la maglia, sono cose che lasciano il tempo che trovano. Si deve invece amare apprezzare ogni maglia che si indossa con grande rispetto, dando sempre il massimo”. Qualcuno parlerebbe di un Di Francesco aziendalista, in realt¨¤ ¨¨ molto semplicemente un Di Francesco realista. “Oggi sono alla Roma, mi auguro di rimanerci il pi¨´ possibile – chiude il tecnico giallorosso – Ma solo l’ipocrisia ti porta a dire che starai sempre nella stessa squadra“. I tifosi della Roma, ovviamente, si augurano che lui ci resti invece il pi¨´ possibile. Vorrebbe dire aver davvero migliorato quanto fatto nella scorsa stagione…
Andrea Pugliese
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