Sabato il tecnico della squadra toscana si trover¨¤ nuovamente faccia a faccia con i giallorossi. Questa volta, per¨°, per la prima volta da avversario. Con un passato turbolento alle spalle, l'allenatore ritrova il club e lo fa con un profilo diverso da quello conosciuto nella Capitale
Aurelio Andreazzoli. GETTY IMAGES
Aurelio Andreazzoli ritrova la Roma. Questa volta per¨°, dopo 11 anni nelle fila giallorosse, lo far¨¤ da avversario. Quella di sabato sera allo stadio Castellani sar¨¤ una sfida dal sapore particolare per l’attuale tecnico dell’Empoli, che – cresciuto all’ombra e poi alla luce della panchina della Roma – si ¨¨ riaffacciato in Serie A con una dimensione propria solo quest’anno, alla soglia dei 65 anni, quando la maggior parte dei suoi colleghi pensa ormai al ritiro.
l'esperienza alla roma —
Braccio destro di Luciano Spalletti, Andreazzoli ¨¨ rimasto nelle retrovie della panchina capitolina come collaboratore tecnico anche sotto le gestioni Montella, Luis Enrique e Zeman. Competente nel suo ruolo, personalit¨¤ di fiducia all’interno della societ¨¤, Aurelio coltiva ottimi rapporti con i vertici e con i calciatori, ma raramente esce allo scoperto. Il suo nome viene conosciuto dai tifosi quasi esclusivamente per il gesto tecnico che gli ¨¨ stato dedicato da Taddei, il cosiddetto dribbling “Aurelio”, fino a che il destino non gli ha messo tra le mani la pi¨´ grande opportunit¨¤ (o trabocchetto) della sua carriera. ? lui il successore di Zeman nel febbraio 2013, ¨¨ lui a risollevare la Roma dalla crisi di campionato (vince in casa contro la Juventus e riesce a collezionare 28 punti in 15 partite), ma ¨¨ sempre lui l’uomo simbolo della sconfitta nella finale di Coppa Italia contro la Lazio. Esonerato dal ruolo di tecnico ma ancora alla Roma fino al 2017, nell’immaginario comune, il decennio di Andreazzoli alla Roma sar¨¤ inevitabilmente ridotto a quella bruciante sconfitta del 26 maggio 2013: spesso vittima dell’ironia dei tifosi, sfiduciato e ridimensionato, Andreazzoli chiude la sua esperienza giallorossa a testa bassa.
meglio tardi che mai —
Sabato per¨° il faccia a faccia sar¨¤ diverso. ? vero: gli appena 5 punti in classifica e la terzultima posizione in classifica del suo Empoli non sono motivo d’orgoglio; ma il tecnico pu¨° comunque presentarsi con un profilo diverso da quello rimasto nella memoria dei tifosi della Roma. Protagonista di una splendida annata nella serie cadetta con la squadra toscana, Andreazzoli non ¨¨ pi¨´ un sostituto momentaneo, un collaboratore tecnico, l’artefice di una delle sconfitte pi¨´ amare della storia giallorossa; ora ¨¨ veramente (e finalmente) un allenatore di Serie A, e pu¨° guardare alla sua avversaria a testa alta. Meglio tardi che mai.
Chiara Di Paola
© RIPRODUZIONE RISERVATA