Dopo un ottimo precampionato, il ceco finora non ha inciso. E il feeling con Dzeko non decolla. La sosta aiuter¨¤ i giallorossi a "ritrovare" l'attaccante
Patrik Schick durante una sessione di allenamento. Lapresse
Strana la vita. Dieci mesi fa, in un’intervista rilasciata in patria (di cui poi contest¨° l’accuratezza della traduzione), Patrik Schick pregustava gi¨¤ una carriera da consumare nei migliori club europei. In quell’occasione sembr¨° un atteggiamento supponente per un ragazzo di grandi speranze appena arrivato dalla Sampdoria, in cui giocava solo a intermittenza. ? passato meno di un anno e nel mondo di Schick ¨¨ cambiato tutto meno una cosa: il feeling in campo con Edin Dzeko.
la riscossa —
E s¨¬ che la stagione era cominciata in modo totalmente diverso rispetto a un anno fa, in cui l’attaccante ceco era approdato in giallorosso negli ultimi giorni di mercato, zavorrato dall’etichetta di acquisto pi¨´ costoso della storia della Roma (42 milioni) e con qualche problema fisico. L’estate scorsa, invece, prima del ritiro Schick aveva lavorato da solo con un preparatore personale (di scuola hockey) che lo aveva tirato cos¨¬ a lucido da farlo essere il giallorosso migliore – e il pi¨´ prolifico – del precampionato. Non ¨¨ un caso che la dirigenza, anche alla luce dell’investimento fatto, vorrebbe che l’impiego del ceco fosse pi¨´ robusto, ben sapendo che nella scorsa stagione Schick – con appena 3 gol realizzati – aveva sostanzialmente deluso.
dzeko spalma? —
Nel 4-3-3 di Di Francesco, per¨°, il centravanti-totem ¨¨ senz’altro Edin Dzeko (qualifica peraltro conquistata sul campo), mentre l’adattamento sulla fascia destra del ceco, con la crescita di Under, ¨¨ parsa poco produttiva. Ne consegue che il 22enne praghese potrebbe sperare solo in un turnover ragionato che gli consentirebbe di far rifiatare il bosniaco, che peraltro a marzo compir¨¤ 33 anni, anche se non ¨¨ escluso un prolungamento del suo contratto (con spalmatura d’ingaggio) dal 2020 all’anno successivo. Basterebbe questo ruolo per Schick? Non proprio. Venerd¨¬ scorso a Milano poteva esserci la svolta. Col 3-4-1-2, infatti, Schick e Dzeko hanno giocato in tandem davanti, potendo godere di avere alle spalle anche di un trequartista di ruolo come Pastore. Risultato? Modesto. E se il bosniaco – un po’ polemico con allenatore e compagni – ¨¨ stato persino pi¨´ deludente di lui, l’esito ha convinto poco.
il sistema —
Non ¨¨ un mistero, perci¨°, che alla ripresa di campionato contro il Chievo torner¨¤ di sicuro la difesa a quattro; si vedr¨¤ se per disegnare il classico 4-3-3 oppure il 4-2-3-1. In ogni caso, due moduli in cui il centravanti ceco – nella ipotesi (e non certezza) – fosse chiamato all’opera da titolare, dovrebbe tornare ad adattarsi partendo dalla fascia destra. Insomma, non proprio l’ideale. D’altronde, tenendo conto che Dzeko deve ancora entrare in forma (ma ha gi¨¤ segnato un gol, splendido, a Torino), i numeri di Schick nelle prime tre partite ufficiali finora non sono brillantissimi, nonostante il suo talento indiscutibile. Ad esempio, in 121 minuti giocati, i tiri verso lo specchio della porta sono stati soltanto tre, mentre gli assist addirittura zero. Una cosa ¨¨ certa: per l’attaccante ceco questa deve essere una stagione di maturazione e di svolta. Anche perch¨¦, al netto delle dichiarazioni orgogliose di dieci mesi fa, n¨¦ la Roma n¨¦ lo stesso Schick possono permettersi di raccontare la storia dell’ennesimo talento incompiuto di cui ¨¨ piena la storia del calcio.
Cecchini -Pugliese
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