Dopo la sconfitta rimediata ieri sera a San Siro contro il Milan, i giallorossi dovranno sfruttare al meglio la pausa per le nazionali per ritrovare la serenit¨¤ di un tempo
Steven N'zonzi e Fazio nella sconfitta contro il Milan. Afp
Striscioni ultr¨¤ contro la societ¨¤, radio locali e social furiosi contro la squadra, allenatore sotto accusa dopo la sconfitta col Milan. Niente di nuovo dal pianeta Roma, verrebbe da dire, ma in effetti non ¨¨ proprio cos¨¬, perch¨¦ quest'anno - ai nastri di partenza - la rosa aveva (e ha) un fascino innegabile, senza contare che ¨¨ reduce da una straordinaria stagione in Champions League. E allora pare difficile individuare una causa certa dei problemi della Roma, che sta soffrendo innanzitutto sul piano psicologico e fisico, su quest'ultimo fronte probabilmente per un cambio di preparazione dovuto a evitare i cali dello scorso gennaio.
Cessioni pesanti —
La testa, per¨°, ha un altro peso, ed ¨¨ per questo che i diversi cambi di modulo che Eusebio Di Francesco ha fatto in sole tre partite di campionato (di base, dall'amato 4-3-3 al 4-2-3-1 fino al 3-4-1-2) paiono pi¨´ improntati a rassicurare il gruppo che a trovare un gioco migliore. Certo, se ¨¨ vero che le tre cessioni eccellenti pesano nella mente del tifo e nella leadership dello spogliatoio (Alisson, Nainggolan e Strootman contavano), il problema ¨¨ che i sostituti o hanno bisogno di rodaggio (Olsen, Marcano e Cristante), o sono molto giovani (Kluivert e Coric su tutti) oppure devono essere inquadrati tatticamente, e questo discorso riguarda molto pi¨´ Pastore di Nzonzi, che ¨¨ strutturalmente un alter ego di De Rossi pi¨´ che un suo partner stabile. L'argentino ha classe da vendere a tutta Europa, ma al momento l'esperimento di inserirlo da centrocampista nel 4-3-3 non ha avuto successo, cos¨¬ come sembra un po' lontano dalle idee tattiche come esterno d'attacco di sinistra. Bocciatura definitiva? Ovviamente no, ma a Pastore occorrer¨¤ assai pi¨´ dinamismo se vorr¨¤ inserirsi negli schemi di Di Francesco che, altrimenti, dovr¨¤ pensare o a un cambio di modulo strutturale o a un momentaneo accantonamento. Discorsi difficili entrambi.
L'identit¨¤ —
Morale: la duttilit¨¤ dell'allenatore abruzzese, che pure ha raggiunto solo quattro mesi fa una semifinale di Champions, deve essere un valore aggiunto e non un alibi per i calciatori. Altrimenti una squadra poco produttiva in avanti ed esposta in difesa, corre il rischio di essere assai poco "difranceschiana", cio¨¨ senza identit¨¤ e con tutta la batteria di esterni (prima indispensabili) in panchina. La parola d'ordine per tutti sarebbe una sola: pazienza. Quella che per¨° ieri Dzeko - provato senza fortuna con Schick, ancora oggetto misterioso - contro il Milan non ha dimostrato coi compagni, peraltro rugginosi come lui, partire da reduci del Mondiale come Fazio e Kolarov. Baster¨¤ la sosta - con i "nazionali" lontani - a guarire la Roma? Non impossibile, ma c'¨¨ da lavorare. Contando anche su un calendario che - dopo - proporr¨¤ Chievo, Bologna e Frosinone. Un consiglio? Guai a processi sommari. Correrebbero il rischio di far buttare via una stagione che in fondo ¨¨ appena all'inizio.
Massimo Cecchini
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