NellĄŻambiente lo chiamano "avvocato", per via della laurea in Giurisprudenza, ma il termine pi¨´ adatto per descriverlo ¨¨ "maestro". Non in senso generico, per¨°: un vero e proprio "maestro elementare". Gi¨¤, perch¨Ś Fabio Pecchia sta svolgendo il suo lavoro di allenatore con lo stesso spirito e lo stesso metodo di un insegnante alle prese con una scolaresca inesperta che pende dalle sue labbra. Il suo Parma ¨¨ la squadra pi¨´ giovane della Serie A, ma ha messo sotto il Milan al Tardini (2-1), ha pareggiato al debutto contro la Fiorentina (1-1), ha spaventato la Juve a Torino (2-2), e a Napoli, contro lĄŻattuale capolista, ha perso soltanto perch¨Ś in porta, dopo lĄŻespulsione di Suzuki, cĄŻ¨¨ dovuto andare Delprato (un difensore). Questo per dire che, finora, gli alunni di Pecchia, al netto di qualche compito in classe non proprio positivo (Udinese, Cagliari e Genoa in casa), hanno dimostrato di poter stare in questa "scuola" e di potersi giocare la salvezza che vale quanto una promozione.?
l'intervista
Pecchia: "Sogno di fare del Parma un vanto per la citt¨¤"
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