Ecco come la citt¨¤ ha vissuto questo finesettimana e il tramonto del sogno scudetto. I tifosi mettono sotto processo il presidente colpevole di non aver rinforzato la squadra a gennaio
Ieri sera a Napoli tutti, ma proprio tutti, hanno guardato con occhio interessato Inter-Juve. Si sono sentiti nitidi i mortaretti al vantaggio nerazzurro, ¨¨ stato fragoroso il silenzio al gol decisivo di Higuain.
capodichino —
La citt¨¤ si ¨¨ svegliata per¨° ugualmente speranzosa stamattina, in tanti sono partiti dalla stazione - dove ieri gli azzurri erano stati travolti dall'entusiasmo della gente tanto da dover cambiare itinerario - in direzione Firenze. Stavolta per¨°, al ritorno, non ci sar¨¤ l'accoglienza trionfale a Capodichino (dove la squadra torner¨¤ in serata) per Koulibaly e compagni.
tam tam —
Napoli ¨¨ piombata nello sconforto sin dall'espulsione del senegalese, il simbolo del trionfo in casa della Juve. Poi una lunga agonia fino al triplice fischio di Mazzoleni che ha sancito il 3-0 della Viola. Da quel momento, la delusione ¨¨ diventata un fiume difficile da arginare. Il tam tam che si diffonde nelle radio e sui social vede principalmente due imputati alla sbarra: in primis Orsato per la direzione di ieri che ha condizionato l'esito di Inter-Juve e probabilmente anche la prestazione degli uomini di Sarri, apparsi come svuotati, e poi Aurelio De Laurentiis, contestato a gran voce anche dai sostenitori del Napoli al Franchi e "reo" di non aver rinforzato l'organico a gennaio. Rabbia anche per un precedente beffardo: il 29 aprile del 1990 il Napoli vincendo a Bologna metteva l'ipoteca sul secondo scudetto della sua storia, ventotto anni dopo - nello stesso giorno - ha visto sfumato il sogno tricolore.
Gianluca Monti
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