Dopo 17 giornate il tecnico ¨¨ arrivato a quota 38, facendo meglio del primo anno dei due predecessori
Quanto incide uno 0,12 per cento in pi¨´ nell¡¯analisi di un¡¯epoca? E quanto cambiano le prospettive, nelle differenze tra due o anche tra tre cicli, distanti poco pi¨´ di niente, un battito di ciglia, un alito di venticello? Cosa si nasconda nell¡¯immediato, potr¨¤ raccontarlo il destino e forse la storia, ma intanto un indizio rimane un tenerissimo indizio, che tiene Napoli con la testa all¡¯ins¨´, semmai teneramente voltata all¡¯indietro, per accorgersi che va bene, persino benissimo cos¨¬. Quando Antonio Conte s¡¯¨¨ accomodato sulle macerie d¡¯una stagione terribile, che Adl ha fatto onestamente sua (?Gli errori li ho commessi io, me ne assumo completamente le responsabilit¨¤ nei confronti dei nostri straordinari tifosi, non accuso nessuno altrimenti la lista sarebbe lunghissima?), in quell¡¯orizzonte opaco s¡¯addensava la polvere del fallimento tecnico: e ora che sono volate via diciassette partite, e il cielo ¨¨ divenuto terso, a soccorrere e persino a incoraggiare i sogni d¡¯una citt¨¤ calcisticamente risorta, c¡¯¨¨ il passato che illumina: trentotto punti in quattro mesi, il secondo posto (aspettando il recupero tra Fiorentina e Inter) e uno spessore che va gonfiandosi tracciano una parabola illuminante e da questo calcolo - che resta esclusivamente statistico - le proiezioni ed i precedenti spingono a sospettare che qualcosa stia cambiando, anzi nulla. Le dodici vittorie, i due pareggi e (per¨°) anche le tre sconfitte, fanno 2,23 di media ad appuntamento, un filino oltre il ?primo? Spalletti (2,11) e meno di un¡¯unghia in pi¨´ del Sarri debuttante (2,05).
Che cosa significa
¡ª ?Conte ha dovuto rianimare un ambiente, spazzare via le nubi tossiche, rimettere il pallone al centro dei pensieri (non del villaggio, Napoli aveva gi¨¤ dato in quel senso) e per rielaborare un progetto, e al fianco del nucleo portante - quelli dello scudetto - ¨¨ stato necessario reinvestire per ridarsi un tono: Verona, il debutto terrificante, appartiene quasi alla stagione alle spalle, come se ne fosse una protesi, per¨° rientra - e giustamente - nei conteggi attuali; ma la svolta ¨¨ nei fatti, si direbbe nei numeri o comunque nella consistenza tecnico-tattica di una squadra che sa essere autorevole, sa soffrire, sa imporsi, insegue i miglioramenti che a ?lavori in corso? hanno bisogno di tempi ma sta l¨¬, tra le Grandi e mette loro ansia.
Differenze con MS...
¡ª ?Sarri eredit¨° il Napoli ?educato? da Benitez, lo ritocc¨° a propria immagine e somiglianza adeguando se stesso alla vocazione di quegli interpreti, usc¨¬ dal rombo e si intrufol¨° tra le Star con il 4-3-3, non ebbe bisogno di stravolgere l¡¯organico, ne conserv¨° la centralit¨¤ e i talenti, poi ag¨¬ di suo, personalizz¨° molto, chiuse ad 8 punti dalla Juve di Allegri, con i suoi 82 punti (media finale: 2,15). L¨¬ nacque un¡¯emozione prolungatasi nel triennio e chiusa con un rimpianto enorme, quasi indimenticabile.
...E con LS
¡ª ?Spalletti piomb¨° in un buco grigio tendente al nero, raccolse i veleni del quinto posto di Gattuso all¡¯ultima di campionato, entr¨° in un club con costi impennati e da domare, raccolse gli ultimi slanci della bella epoque e alla 38?, quando restitu¨¬ al Napoli una sua dimensione onirica (la Champions League) e dunque capitali dimenticati, con 79 punti (media conclusiva 2,07) e uno scudetto lusingato sino alla 33? aveva cominciato a costruire il proprio principato.
C¡¯¨¨ Antonio
¡ª ?Conte ha fatto in fretta a prendersi il Napoli, ha provato a disegnarselo secondo tesi che appartengono ad una parte del proprio vissuto, poi ne ha esibito un altro, che pure gli ¨¨ appartenuto eccome (la difesa a quattro): transizione non semplice, il decimo posto di maggio ¨¨ stato un tracollo non solo tecnico ed economico ma pure ideologico e per ristabilire la normalit¨¤ gli sono serviti la propria spiccata personalit¨¤, un rigore assoluto nella gestione estiva condivisa con Giovanni Manna - il direttore sportivo - e basta, una flessibilit¨¤ nel proprio ruolo che l¡¯ha indotto a inseguire la formula giusta e pure gli equilibri pi¨´ sani. Il Napoli di Conte ha una sua solidit¨¤ come Sarri e Spalletti (un gol in meno sia dell¡¯uno che dell¡¯altro) , una forma di cinismo insospettabile (26 gol fatti) e il vantaggio di qualche punto in pi¨´ che d¨¤ ossigeno, anzi aria, anzi la possibilit¨¤ di credere - e seriamente - che il Maradona sia ancora e di nuovo un piccolo Eden: ?Siamo qui per ricostruire: e non ci sono scorciatoie?. Le vie per il Paradiso sono lastricate di 38 punti che brillano.
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