Quegli applausi, che emozione! Risentirli, dopo mesi di vuoto assoluto, di sensazioni fredde, con poco coinvolgimento. Persino la finale di Champions League non ha avuto calore, ¨¨ stata privata della suggestione che genera un grande evento. Quel calore che, almeno in parte, ha ritrovato il Napoli, quass¨´ sull'appennino abruzzese, nel triangolare disputato con la squadra locale del Castel di Sangro e L'Aquila, due formazioni che parteciperanno al prossimo campionato di promozione. Sugli spalti ci sono 1280 spettatori, tanti quanti ne ha disposti la Giunta regionale dell'Abruzzo con l'ordinanza che ha aperto al ritorno dei tifosi sugli spalti. Il vero entusiasmo, tuttavia, si scatena nella seconda partita del Napoli. A mandare in visibilio la gente ¨¨ Victor Osimhen che gioca la seconda partita, contro l'Aquila e, in otto minuti, realizza una tripletta: che spettacolo!
Il triangolare
Napoli, la prima di Osimhen ¨¨ da urlo: tripletta show in 8 minuti davanti a 1300 tifosi
Il neo acquisto segna tre gol contro l'Aquila. E dopo mesi di vuoto assoluto, la squadra di Gattuso ritrova anche l'affetto del suo pubblico: a Castel di Sangro presenti 1.280 spettatori
PRIMA GOLEADA
¡ªRino Gattuso schiera buona parte delle riserve nella prima gara, contro il Castel di Sangro. In campo non c'¨¨ storia, troppo tenero l'avversario per tenere impegnato il Napoli. La goleada (10-0) non ¨¨ casuale, in pratica ¨¨ un vero e proprio tiro al bersaglio, con il portiere abruzzese, Romito, a tentare di salvare il salvabile. Per lui, anche un momento di gloria, al 25', quando respinge il calcio di rigore calciato da Younes (doppietta), meritandosi l'ovazione del Patini. Le reti si susseguono, soprattutto nei primi 20 minuti. Le verticalizzazioni di Demme esaltano gli inserimenti di Matteo Politano, autore di una tripletta, mentre Milik (doppietta) ¨¨ imbarazzante per quanto riesce a sbagliare a porta vuota. Errori che costringono Gattuso a sostituirlo con Llorente alla mezz'ora. Le altre reti sono state segnate da Di Lorenzo, Koulibaly, Gaetano.
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FURIA OSIMHEN
¡ªContro L'Aquila (11-0), Gattuso cambia il modulo, dal 4-3-3 del primo incontro, passa al 4-2-3-1, con Lozano, Mertens e Insigne alle spalle dello scatenato Osimhen. In campo aperto, l'attaccante nigeriano ¨¨ una furia, quando accelera va via, portandosi dietro gli avversari. In otto minuti, Osimhen riparte tre volte segnando altrettante reti: il boato del Patini ¨¨ da brividi. Gattuso chiede agli attaccanti di migliorare l'intesa, mentre Malcuit trova il corridoio giusto per appoggiare il pallone del quarto gol a Mertens. Lo stesso allenatore urla a Lobotka di velocizzare la manovra. Lozano va in gol al 17' e lo imita Ghoulam due minuti pi¨´ tardi con un perfetto stacco di testa. Il piccolo capolavoro, per¨°, ¨¨ di Lorenzo Insigne che, al 20' conclude con un pallonetto uno scambio con Mertens. L'avversario ¨¨ di cinque categorie inferiori, ma i ragazzi di Gattuso vogliono divertirsi lo stesso. Li vuole concentrati, l'allenatore, non accetta cali di ritmo. Osimhen quando non attacca gli spazi, si trasforma in uomo assist e cos¨¬ Lozano pu¨° realizzare il suo secondo gol. E l'attaccante messicano non vuole essere da meno, cos¨¬ al 30', offre a Lorenzo Insigne un pallone da spingere solo in rete per il nono gol. Per il decimo ¨¨ questione di pochi minuti, perch¨¦ al 32', Dries Mertens indovina uno dei suoi tiri all'incrocio dei pali: che bello! La serata si conclude con un'altra prodezza di Insigne che di tacco chiude la goleada.
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