SERIE A
Napoli-Juventus, scontro a forza 9. Per Conte e Lukaku prove di fuga, Motta con Kolo
Quando sĄŻannoia, la vita si diverte a creare situazioni buffe: lasci partire un tuo attaccante per Parigi (Kvaratskhelia) e da Parigi ne mandano un altro (Kolo Muani) che, alla prima occasione, ti debutta contro. Agli occhi di Antonio Conte, Napoli-Juve ¨¨ anche questo. Ma ¨¨ soprattutto la sfida alla societ¨¤ cui ha regalato 16 anni di mestiere, 8 scudetti, una Champions e spiccioli, tra campo e panchina; una societ¨¤ che ora osserva dallĄŻalto in basso, 13 gradini pi¨´ in su. Agli occhi di Thiago Motta, dopo 13 pareggi in 21 match e dopo la deludente Bruges che ha annacquato la soddisfazione per le prove con Atalanta e Milan, la partita di stasera ¨¨ assolutamente da vincere per accorciare le distanze e non ritrovarsi addosso Fiorentina, Bologna e Milan che hanno tutte una partita in meno. La prima volta che gioc¨° al San Paolo, da genoano, febbraio 2009, Thiago serv¨Ź lĄŻassist decisivo a Jankovic per lĄŻ1-0 finale. Medita una beffa del genere per fare uscire finalmente la sua Juve dal guscio delle potenzialit¨¤, con un centravanti nuovo, il debuttante Kolo Muani. AllĄŻandata, Juve e Napoli si limitarono ad annusarsi, stavolta si azzufferanno, perch¨Ś il popolo di Capodichino aspetta una vittoria contro la rivale meno amata per volare via e quello della Signora pretende la svolta.
difese d'acciaio
ĄŞ ?Ma non dimentichiamo che si affrontano le due difese meno battute del torneo. Bisogner¨¤ sudarselo il gol. Dodici clean sheet per il Napoli, 11 per la Juve. Delle 14 reti subite da Conte, 8 sono arrivate dal Verona e nel doppio incrocio con lĄŻAtalanta. Significa che nelle restanti 18 partite, ha concesso la miseria di 6 gol. Sono 17 le reti subite da Thiago, mai sconfitto in campionato. Ma lĄŻimbattibilit¨¤ ¨¨ come il sangue blu dei nobili che pasteggiano con le posate dĄŻargento e hanno il frigo vuoto. Meglio sangue comune, piatto pieno e mangiare con le mani. Meglio le 3 sconfitte del Napoli che ha in pancia 13 punti in pi¨´. Bravi i due tecnici a nascondere il vuoto delle colonne portanti (Buongiorno, Bremer), segno che lĄŻorganismo ha un buon sistema immunitario. Quello azzurro poggia sulla fisicit¨¤ protettiva di Anguissa e McTominay, sugli scippi di Lupin Lobotka e sul sacrificio delle punte, specie Politano, trasfigurato da Conte in uno Stachanov di fascia. Thiago ha protetto la sua retroguardia anche tatticamente, con un possesso basso anti-ripartenze che per¨° ha inaridito spesso la fase offensiva. La vigilia ha fatto cadere per¨° una brutta tegola sulla testa di Conte: lĄŻinfortunio di Olivera, uno dei giocatori rigenerati dal nuovo tecnico, diventato pedina di riferimento, anche tattico. LĄŻuruguaiano, oltre alla spinta sulla fascia mancina, sa scivolare per costruire a 3 e interpreta bene la funzione di mediano aggiunto, a sostegno di Lobotka, come fa anche Di Lorenzo dallĄŻaltra parte. UnĄŻidea condivisa da Thiago con Cambiaso. Al posto di Olivera dovrebbe giocare Spinazzola, anche se Conte ha provato pure Mazzocchi che ¨¨ pi¨´ veloce e potrebbe rispondere meglio allo spunto di Yildiz, candidato a battere quella banda oppure di Concei?ao a partita in corso. La lesione al soleo della gamba sinistra, muscolo delicato, dovrebbe costare 20-30 giorni di stop. Ci si pu¨° infortunare anche senza le fatiche di coppa.
largo al talento
ĄŞ ?Mancheranno i 10. Quasi un insulto alla memoria della caviglia rotante di Maradona e alle pennellate di Platini. A svolgere le funzioni di 10, con altre caratteristiche, saranno McTominay e Koopmeiners, pendolari tra la mediana e la trequarti, e gli esterni che si accentreranno per imbucare. Le fasce saranno un fattore. A Bergamo, Neres ha mandato in gol Politano e poi ha innescato il raddoppio di McTominay. Il brasiliano non far¨¤ i gol di Kvara, ma ¨¨ meno egoista e pi¨´ associativo, fa segnare di pi¨´ gli altri. I picchi emozionali pi¨´ alti (rimonte su Inter e Lipsia, vittoria sul Milan), questa Juve li ha toccati grazie ai suoi esterni: Yildiz, Concei?ao, Mbangula. La squadra d¨¤ spesso lĄŻimpressione di essere troppo cerebrale, i giovani sembrano imballati dai mille concetti di Thiago, pensierosi come studenti durante un compito in classe. Quando nella disperazione o nellĄŻestasi, la Signora si affida al talento e allĄŻistinto dei suoi violini di fascia, esce la musica migliore. Stasera, allĄŻinizio, dovrebbero suonare Yildiz, a destra, e Nico Gonzalez, a sinistra.
lukolo
ĄŞ ?E poi questo Napoli-Juve ¨¨ Lukaku contro Kolo Muani. Le ultime due vittorie della capolista sono nate da due sponde di Big Rom per altrettante reti contro il Verona, e dal suo gol-partita a Bergamo, soffiando via il tenero Scalvini. Il belga non ¨¨ pi¨´ il trattore inarrestabile che arava la profondit¨¤ ai tempi del Conte interista, ma resta un pozzo di utilit¨¤: segna, fa segnare, rialza la squadra, difende in attacco. Otto gol come Lautaro, ma soprattutto 6 assist, secondo in A solo al laziale Tavares. Se gli dai la palla, sai che te la restituisce pulita. Cosa che i piedi di Vlahovic non garantiscono. Anche per questo, Thiago ha chiamato Kolo Muani, nato nello stesso comune parigino (Bondy) di Mbapp¨Ś, stesso anno (1998), stesso mese (dicembre). Solo 15 giorni di differenza. E tante altre cose, in realt¨¤. Per ora, il gol pi¨´ famoso del ragazzo resta quello che non ha segnato nella finale mondiale in Qatar che ha eternato il Dibu Martinez. Ma Kolo ha tutto ci¨° che serve a Thiago: un 9 che non stia piantato in area (Vlahovic), ma torni per legare il gioco, con buona tecnica, alla Zirkzee. A suo agio anche in fascia. Al Psg era tra i primissimi per dribbling riusciti. Tra i beneficiati sar¨¤ lĄŻirrisolto Koopmeiners che trover¨¤ un buon interlocutore tecnico e spazi liberi in cui inserirsi. Il mobile Kolo Muani ama lanciarsi in campo aperto. Thiago gli ha gi¨¤ preparato il terreno. La Juve di Bergamo, infatti, era meno palleggiata e pi¨´ verticale. Mentre tifer¨¤ per Big Rom, il Maradona forse rivedr¨¤ nel parigino qualcosa di Osimhen.
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