La vittoria di Torino regala nuove certezze agli azzurri, con un assetto in campo che si allontana dal “sarrismo”. E sabato c’¨¨ la Juve...
Lorenzo Insigne, 27 anni. AFP
Torino-Napoli si porta dietro una certezza: il “sarrismo” sta scomparendo dalle corde degli azzurri per far spazio ad una nuova ideologia di gioco di marca ancelottiana. Ieri pomeriggio, allo Stadio Olimpico Grande Torino, si ¨¨ visto un Napoli che ha terminato la sua trasformazione: dal 4-3-3 a un 4-2-3-1 camuffato in un 4-4-2 con tutti gli interpreti d’attacco interscambiabili tra loro. Verdi, Insigne, Mertens e Callejon non hanno dato riferimenti al povero Torino che si ¨¨ visto travolto dalla mobilit¨¤ e dalle numerose verticalizzazioni degli attaccanti azzurri.
il nuovo insigne —
Il prescelto di Ancelotti per questa metamorfosi porta il nome di Lorenzo Insigne. I 4 gol in 5 partite per il napoletano, mai partito cos¨¬ bene in campionato, sono la sintesi perfetta del nuovo Napoli. Il numero 24 azzurro ¨¨ stato messo pi¨´ vicino alla porta, sulla falsariga di quanto fatto da Sarri due anni fa con Dries Mertens, e il risultato ¨¨ stato illuminante: 3 reti da quando “Lorenzinho” si diletta a fare la seconda punta con un fiuto del gol che fino ad ora era rimasto nascosto tra tiri a giro e lanci perfetti per il collega Callejon. A Torino, Insigne ha messo a segno due sigilli da opportunista puro mentre contro la Fiorentina si era inserito alla perfezione tra le maglie della difesa viola. “Gli piace giocare in quella posizione. Cos¨¬ si sacrifica meno in fase difensiva e arriva pi¨´ fresco sotto porta”, questo il commento di Ancelotti che vale come una benedizione per il talento napoletano. Mercoled¨¬ a Napoli arriva il Parma, prima del big match di sabato contro la Juve. Ai bianconeri, Lorenzo ha segnato solo due reti (una in campionato e una in Coppa Italia) ma mai nessuna allo Stadium. Il nuovo Insigne per¨° ha bussato gi¨¤ due volte a Torino, sponda granata, in questa stagione ed ¨¨ pronto a trascinare il suo Napoli anche contro gli arcirivali bianconeri.
Emanuele Catone
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