Lo storico telecronista tifoso dei partenopei non continuer¨¤ a raccontare gli azzurri in campionato: "La prima volta? Al San Paolo nevicava..."
Raffaele Auriemma. Instagram
Tutto ebbe inizio con telecronache pirata, realizzate collegandosi alla rete telefonica d'una signora disponibile. "All'epoca facevamo gli abusivi: mi armavo di una lunga antenna, la infilavo nei vestiti e mi attaccavo alla rete telefonica di un appartamento a due passi dal San Paolo. E iniziavo il racconto...". Era il 1985 e Raffaele Auriemma, telecronista tifoso del Napoli, debuttava come voce narrante delle gesta azzurre. Da Diego Maradona a Marek Hamsik, in questi 33 anni i suoi soprannomi e le sue cronache effervescenti l'hanno reso un personaggio cult del giornalismo partenopeo.
Ci racconta le emozioni di quel giorno?
"Era il 6 gennaio, anno ’85. A Napoli quasi nevicava ed eravamo pure senza coperture. Un’emozione indescrivibile, era la mia prima radiocronaca. Perch¨¦ quando una cosa la vuoi fare davvero, la fai in qualsiasi modo".
Il Napoli e i napoletani: il filo che li unisce ¨¨ quello della passione. Lei non l’ha mai persa.
"Riesco per¨° a dividere l’aspetto narrativo e professionale dalla passione pi¨´ vera per la squadra. Quando ho urlato 'seppellitemi qui' era a Torino contro la Juve, nel 2009: ricordo ancora l’emozione per quello che ci sembr¨° il riscatto dopo anni bui. La frase divenne cult, l¨¬ ¨¨ uscito il tifoso che vive in me. Ma la passione ha sempre completato il mio lavoro, non dominandolo mai".
Essere giornalisti a Napoli - e del Napoli - ¨¨ una storia diversa?
"C’¨¨ tanto affetto, ma anche tanta attesa. Viviamo un po’ la stessa situazione dei calciatori. Ricordo quando andai contro Benitez: ero continuamente criticato, poi il tempo ¨¨ stato galantuomo. Per¨° oggi, quando ho dato l’annuncio che non avrei fatto pi¨´ telecronache per Premium, i messaggi arrivati mi hanno emozionato, un po’ commosso. E questo ¨¨ stato estremamente gratificante".
Da Domizzi e il “Muro del Pianto” a “Trilly”, il soprannome di Mertens: c’¨¨ un mondo dietro questi nomignoli…
"Il mio preferito resta quello di Pino Taglialatela: “Batman”. E piacque cos¨¬ tanto anche a lui che chiese di disegnare la maglia con quel logo l¨¬. Bellissimo. Ultimamente mi ha chiamato Mertens: senza che glielo chiedessi, mi ha regalato una sua maglia con su scritto ‘al mio amico Raffaele, dal tuo Trilly’. Sono cose che poi fanno impazzire i tifosi, come 'Arsenico e champagne' per il Pocho Lavezzi: prima li stordiva, poi li avvelenava".
Oggi da dove riparte Auriemma senza le sue telecronache?
"Rester¨° a Mediaset, da opinionista. E continuer¨° in radio. Mi dispiace non essere pi¨´ la voce di questa squadra, ma resto a disposizione per qualche nuovo progetto. Ah, se il Napoli dovesse fare il canale ufficiale, io ci sono".
Cristiano Corbo
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