napoli
Conte: "Con questi ragazzi andrei in guerra, ma siamo pochi. Decider¨¤ il club se migliorare o no..."
Eccola qua "La Partita", unĄŻora e mezza con dentro una vita, anzi due. E non ¨¨ il caso di far finta di niente, non sarebbe Antonio Conte, perch¨Ś stavolta le emozioni si accavallano. "Sono arrivato a Torino nel ĄŽ91, sono passati 14 anni da quando cominciai in panchina, in totale ne ho trascorsi 16 anni bianconero e quindi...". E quindi cĄŻ¨¨ un Antonio Conte attuale che devĄŻessere ovviamente diverso da quello che nel 2011 sedette sulla panchina di Madame: ma il migliore qual ¨¨? "Cerco ovviamente di essere sempre migliore rispetto al passato, abbiamo il dovere di crescere, ora mi sento una persona molto pi¨´ completa, evoluta. CĄŻ¨¨ bisogno di aggiornarsi per essere protagonisti e non sentirsi appagati". E cĄŻ¨¨ bisogno di un Napoli prossimo alla perfezione per scansare questa Juventus che non perde mai (in campionato), che rappresenta la storia. "Perch¨Ś se sei Inter, Milan e Juventus devi vincere". E se sei il Napoli, e puoi vincere o vuoi provarci nel primo anno del nuovo ciclo, e ti imbatti contro la Vecchia Signora, zero sconfitte ma tredici punti dietro... "Partiamo da un presupposto: si ¨¨ creato un certo distacco tra noi e loro per¨° va aggiunta anche la differenza dellĄŻanno scorso, quel -18 in classifica che un peso ce lĄŻha. Aggiungo, comunque, che nessuna squadra ¨¨ imbattibile, la sconfitta appartiene alla natura del calcio, prima o poi succede".?
tra campo e mercato
ĄŞ ?E prima o poi qualcosa dovr¨¤ accadere anche al mercato, che per ora ¨¨ fermo a Scuffet, Billing e Hasa, con Kvara gi¨¤ al Parco dei Principi. "Abbiamo cominciato un percorso e ci auguriamo possa durare a lungo. Per¨° mancano ancora delle cose, abbiamo bisogno di altri step importanti ancora. ? inevitabile che ogni finestra di mercato possa aiutare. Se non sar¨¤ adesso, lo faremo a giugno. Siamo stati bravi e fortunati questĄŻestate. Ma due anni fa sono stati spesi 100 milioni e tutti sono andati via in prestito.?? importante spendere i soldi, ma non buttarli. Se cĄŻ¨¨ lĄŻopportunit¨¤ di migliorare, deve deciderlo il club. Noi abbiamo questo gruppo di ragazzi e sono contento: posso andare in guerra con loro. Poi se arriver¨¤ qualcuno, ben venga, altrimenti ce ne faremo una ragione e continueremo a lavorare sapendo che questa rosa va rinforzata in futuro in maniera importante. Se rientreremo in Europa, siamo pochi".
megafono
ĄŞ ?Ma lĄŻimmagine iconica resta Conte a Capodichino di rientro a Bergamo, anche se questa ¨¨ unĄŻaltra storia. "Penso sia giusto chiarire. Mi ¨¨ stato dato un megafono, non ce lĄŻavevo certo dentro la valigia. Non era il mio. Ero sul pullman, mi ¨¨ stato passato chiedendo di dire due parole. Era il minimo che potessi fare per rispondere all'affetto della gente. Probabilmente saremmo ancora a Capodichino se io non avessi detto qualcosa. Sono situazioni che ti fanno percepire dove sei e che passione cĄŻ¨¨. Sono cose che ti porterai sempre avanti. Stiamo parlando comunque della seconda partita del girone di ritorno. Ringrazio a nome mio e dei calciatori che la gente abbia sacrificato il proprio tempo per salutarci. E comunque...". E comunque, cĄŻ¨¨ Napoli-Juventus, "La Partita". "Ma io ho percepito onestamente che non siano normali neanche le partite con Atalanta o Verona. Qui il calcio si vive con passione emozionante. La Juventus ¨¨ un osso duro e bisogna tenerlo bene a mente. Squadra dura, che ha una storia". Anche la sua.
? RIPRODUZIONE RISERVATA