Napoli, Allan convince tutti. Da Sarri a Tite (passando per Ancelotti)

Poco prima del quarto d’ora del secondo tempo, Tite gli ha fatto segno di scaldarsi: di lì a poco, Marques Loureiro Allan avrebbe fatto il suo esordio con la Nazionale brasiliana. Un momento di grande emozione per il centrocampista del Napoli, subentrato a Renato Augusto nel corso dell’amichevole contro l’Uruguay, giocata a Londra, e vinta dalla Selecao. La prima volta di Allan in verdeoro è arrivata all’apice della sua carriera, a 27 anni, nemmeno più tanto giovane, calcisticamente parlando. Ed è stato il giusto riconoscimento per questo ragazzo che oltre alla fisicità sa garantire anche una qualità apprezzabile.

crescita — La sua è stata una crescita costante, a Udine ha avuto l’opportunità di evidenziare quelle caratteristiche che, in seguito, hanno convinto Aurelio De Laurentiis ad ingaggiarlo nell’estate 2015. Da quel momento, il suo rendimento ha conosciuto periodi di esaltazione, prima con Maurizio Sarri e adesso con Carlo Ancelotti, col quale ha raggiunto il top delle prestazioni: attualmente, è il pezzo forte del centrocampo napoletano, il mediano in grado di sradicare il pallone dai piedi degli avversari e di avventurarsi in ripartenze irresistibili. L’avvio di stagione, quest’anno, è stato decisivo per convincere Tite a seguirlo, attraverso i suoi collaboratori. Ne ha inviato qualcuno in Italia per visionarlo dal vivo, per capire se effettivamente quelle qualità tanto decantate dai media fossero reali o meno. L’altra sera, le ha potute osservare di persona, Allan ha giocato ai suoi livelli, contribuendo all’azione del fallo da rigore su Danilo, trasformato da Neymar, che ha permesso al Brasile di battere l’Uruguay. Il suo esordio è stato seguito anche da Carlo Ancelotti che per l’inseguimento alla Juventus potrà contare su un giocatore che il Brasile gli restituirà con una carica morale incredibile.