l'intervista
"Rigore molto dubbio". Ferlaino torna sulle polemiche post Inter: "Se avessi avuto io il Var..."
Napoli e Inter stanno ancora l¨¬, fascinose e pure un po¡¯ litigiose, come in quegli indimenticabili Anni 80 nei quali, Corrado Ferlaino, l¡¯Ingegnere e il Presidente, mise il Genio nel pallone e mand¨° sottosopra un Mondo, quel Mondo.
Ingegnere, Napoli e Inter, come nel 1988-89.
"Io ancora rosico per quello scudetto e pure per l¡¯altro, quello della stagione precedente. Ma quando vinsero i nerazzurri, ricordo ancora la classifica: primi furono loro, secondi noi, terzo il Milan e quarta la Juventus. Cos¨¬, in fila".
Sfidava il potere e ci si infilava in mezzo.
"Avevo Maradona e una grandissima squadra. Ci rifacemmo nel ¡®90. Fu una sottile vendetta".
Napoli e Inter non se le mandano a dire.
"Ci sta, appartiene alle regole non scritte del gioco. E comunque ¨¨ stato meglio mettere in chiaro che quel rigore fosse assai dubbio".
Al centro del ring, Conte e poi De Laurentiis hanno sistemato il Var e l¡¯utilizzo che se ne fa.
"Avercelo ai miei tempi! Come si fa adesso a sbagliare, con a disposizione la tecnologia?".
Per Marotta ¨¨ stato giusto concederlo.
"Non mi scandalizza che lo pensi. Ognuno vede alcune situazioni a modo proprio. Alla fine Calhanoglu l¡¯ha sbagliato, bene cos¨¬, anzi benissimo".
Dichiarazioni che sanno di ¡°strategia¡±, da una parte e dall¡¯altra.
"Appartiene alle dinamiche del calcio. Ma adesso c¡¯¨¨ assai meno politica rispetto ai miei tempi. Io ero Consigliere Federale, sedevo alle riunioni al fianco di Boniperti e del capo degli arbitri".
E parlava poco.
"Comprendo De Laurentiis, che ha voluto far sentire al suo allenatore la propria presenza".
Gli arbitri di oggi e quelli di ieri...
"Lo Bello, per fare il nome del pi¨´ grande di tutti, faceva quello che voleva. E tanto per citarne un altro di uno spessore enorme, pure Casarin. Qualsiasi cosa decidessero, non c¡¯era nessuno che provasse a contestarli. Ma io penso che il Var sarebbe piaciuto anche a loro".
Per tornare a Napoli e Inter, eravate ben dentro un braccio di ferro...
"Il nemico giurato, se vogliamo una definizione forte e comunque limitata al campo, era diventato il Milan di Berlusconi. Poi c¡¯era la Juventus".
Il Napoli era il contro-potere.
"Ma ci siamo difesi benissimo, direi. Anzi, li abbiamo attaccati: due scudetti, la Coppa Italia, l¡¯Uefa, una presenza sempre autorevole tra le grandi".
Come finisce stavolta?
"Ho chiamato il Padreterno, non m¡¯ha saputo rispondere".
Ci provi lei...
"Mi piacciono tante cose di questa squadra, che ¨¨ solida, concreta, piena di calciatori importanti e con una figura dominante: l¡¯allenatore. Prendere Conte ¨¨ stata la migliore scelta che De Laurentiis potesse fare".
Sempre innamorato di Kvaratskhelia?
"Salta l¡¯uomo, vede la porta, propone assist, diverte. ? un calciatore che ti conquista".
Non rientrava tra gli spasimanti di Lukaku, una volta.
"Ma non indossava la maglia del Napoli. Ora certo che mi piace, non scherziamo".
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