Napoli, 3 punti d'oro: Lukaku e Raspadori piegano la Fiorentina, Conte torna a -1 dall'Inter

Dominio azzurro nel 1° tempo con De Gea che limita il passivo. Viola molto meglio nella ripresa, incassano il raddoppio, riaprono il match con Gudmundsson, ma non basta

Col cuore, con la sofferenza. Col carattere che vorrebbe sempre vedere Antonio Conte. Il Napoli riparte, batte 2-1 la Fiorentina (Lukaku, Raspadori e Gudmundsson per la Viola), cancella l’astinenza da vittoria durata per cinque interminabili partite e resta in scia all’Inter, tornando a -1 dalla vetta. Ma è stata un’altra prestazione dai due volti: Napoli straripante nel primo tempo, dove meritava molto di più dello striminzito 1-0 con cui è andato al riposo grazie all’acuto sotto porta di Lukaku (altra conferma, segna lui e il Napoli vince), e poi troppo chiuso nella ripresa, anche sulle gambe nel finale, con Conte costretto pure a togliere McTominay, stremato a terra. Dal raddoppio di Raspadori in poi (ottavo assist per Lukaku), gli azzurri hanno consegnato il match alla Fiorentina, che ha avuto metri e tempo per assaltare l’area di Meret. Il Napoli ha chiuso in sofferenza dopo il gol viola, ma comunque ha portato a casa una vittoria fondamentale.

big rom

Conte conferma gli 11 anti Inter e si mette a specchio con la Fiorentina. E il primo tempo è un monologo azzurro, con De Gea protagonista con salvataggi su Raspadori (doppio) e Spinazzola, ma anche colpevole nell’azione che sblocca la gara al 26’, quando respinge centralmente una bordata di McTominay con Lukaku che insacca e porta avanti gli azzurri. L’unico acuto viola al 32’: pennellata di Fagiolo per Kean che anticipa di testa Meret ma non inquadra la porta. Prima dell’intervallo Di Lorenzo scheggia la parte alta della traversa (34’), poi McTominay dà solo l’illusione del gol (43’) calciando potente sull’esterno della rete.

raspadori e paura

Nella ripresa la Fiorentina ha un altro atteggiamento, ma nei primi 15’ è sempre il Napoli pericoloso: De Gea mura ancora Raspadori (12’) e dall’angolo Rrahmani sale più in alto di tutti ma non trova la porta. Al 15’ il raddoppio: Lukaku mette i panni del rifinitore e inventa il corridoio per Raspadori. Che stavolta, a tu per tu con De Gea, piazza di sinistro nell’angolo. Il doppio vantaggio potrebbe permettere al Napoli di gestire, ma quando gli azzurri abbassano i giri del motore, sembrano uscire dal campo. E al 22’ Gudmundsson riapre la contesa dopo sponda di tacco di Kean, sorprendendo dalla distanza Meret. Nel finale si va a folate, da una parte all’altra. Simeone al 92’ di divora una clamorosa occasione dopo lunga falcata in solitaria in campo aperto, poi nella mischia finale con De Gea pure in area, la Fiorentina non trova il modo di impensierire Meret. E il Maradona fa festa, dopo una lunga attesa. Il Napoli è ancora aggrappato, per dirla alla Conte. E non ha intenzione di mollare. Una vittoria di sofferenza per tenere viva la corsa scudetto.