Adriano Galliani per la prima volta si racconta in un’autobiografia sincera, ricca di aneddoti e retroscena sul Milan e gli anni monzesi, scritta con Luigi Garlando. "Le memorie di Adriano G., storia di una passione infinita", edito da Piemme.
le memorie
Da Gattuso chiuso a chiave all’unico rimprovero di Silvio: tutto Galliani in un libro
L'ex a.d. del Milan si racconta in un’autobiografia, "Le memorie di Adriano G., storia di una passione infinita", edito da Piemme
Il rimprovero di Berlusconi
¡ª“Zaccheroni viene esonerato nel marzo 2001 dopo l’eliminazione in Champions League con il Deportivo La Coruna. In panchina vanno Cesare Maldini e Mauro Tassotti che dirigono il derby vinto 6-0. Si gioc¨° di venerd¨¬, due giorni prima delle elezioni politiche del 13 maggio. Al Collegio 1 di Milano, per il centro-destra, era candidato Silvio Berlusconi e per il centro-sinistra Gianni Rivera. Notoriamente chi abita nella prima cerchia dei Navigli ¨¨ interista, perch¨¦ storicamente i ricchi di Milano sono interisti e i meno ricchi sono milanisti. Per la prima e unica volta in vita mia, ho ricevuto una telefonata di rimprovero da Berlusconi dopo una partita vinta: ‘Adriano, domenica ci sono le elezioni a Milano 1! Non potevate fermarvi sul 3 o 4 a zero?’. ‘Fermarci? Se avessi potuto segnarne 9 o 10, avrei goduto come un riccio!’. Il presidente si ¨¨ messo a ridere e ha dimenticato le elezioni che comunque avrebbe vinto con il 53% doppiando quasi Gianni Rivera, leggenda rossonera”.
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La ferita per Massaro
¡ª“Del campionato 1991-92 ricordo bene il derby della vigilia di Pasqua, 18 aprile. Dovevo raggiungere una signora a Roma. Esco cinque minuti prima della fine, sullo 0-0, per non perdere il volo a Linate. Ho i minuti contati. Salgo sul taxi, la radio naturalmente sta trasmettendo il finale del derby: ‘…palla a Massaro…Massaro… tiro…gol!’. All’89’! Faccio un salto sul sedile, tipo Perugia 1999, e sbatto la testa contro una sbarra di ferro saldata al tettuccio del taxi che mi apre una ferita. Arrivo a Linate sanguinante come un soldato al fronte. Il mio Danielino…”
Gattuso chiuso a chiave
¡ª“Chi di noi ha sofferto di pi¨´ ¨¨ stato Rino Gattuso che voleva andarsene. ‘Ogni volta che indosser¨° la maglia del Milan, mi torner¨¤ dentro il dolore di Istanbul e io non riesco a sopportarlo, mi spiace. L’unico modo per lasciarmelo alle spalle ¨¨ togliermi quella maglia, andarmene. Mi lasci partire, Galliani’. ? venuto a dirmelo una volta, due, alla terza si ¨¨ presentato in sede accompagnato dal padre. Li ho portati nella sala dei trofei, abbiamo discusso a lungo, gli ho ribadito che non l’avrei lasciato partire, mi sono alzato dal tavolo e gli ho detto: ‘Ascolta, Rino. Adesso ti chiudo qui dentro a riflettere. Ti liberer¨° solo quando mi avrai detto: ok, resto’. E cos¨¬ ho fatto. L’ho chiuso a chiave nella sala dei trofei. L’ho sequestrato, come ha fatto don Rodrigo con Lucia nei Promessi sposi. Dopo un’ora, ho messo dentro la testa: ‘Hai cambiato idea?’ ‘No’. Ho richiuso la porta. Questo giochino ¨¨ durato almeno 5-6 ore, con il consenso del padre Franco, naturalmente. All’ora di pranzo gli ho fatto portare due panini e ho richiuso immediatamente la porta per paura che scappasse. Ringhio in gabbia. Ha divorato il pasto circondato dai gloriosi metalli di casa, masticava e intanto gli entrava in corpo tutta la grandezza della nostra storia. Alla fine, si ¨¨ arreso. Ho aperto la porta e mi ha detto: ‘Va bene, resto al Milan’. Chi non conosce questo episodio, non pu¨° capire fino in fondo la foto che mi porto nel cuore, una delle pi¨´ belle in assoluto: io e Rino sul prato di Atene, dopo la finale con il Liverpool, nel 2007. Io gli vado incontro radioso: ‘Ha visto? Te lo dicevo! Te lo dicevo di restare!’. Lui mi viene incontro con i pugni chiusi e mi abbraccia forte, con la sua meravigliosa passionalit¨¤, con la carnalit¨¤ da uomo del Sud.
La stagione in pi¨´ di Maldini
¡ªSi ritira Paolo Maldini, capitano leggendario, mettendo il punto a venticinque anni di Milan. In realt¨¤, dopo qualche mese, ho provato a fargli cambiare idea. Paolo non ne voleva sapere: ‘No, no, ho smesso… Basta…’. Ho insistito: ‘Paolo, dammi retta: tu firma un contratto con il Milan per il 2009-10, al minimo federale, poi ti convinco io a tornare in campo’. Alla fine, sono riuscito a strappargli la firma. Ha intascato il minimo contrattuale, ma non ¨¨ mai tornato in campo. Ogni tanto gli telefonavo per scherzo: ‘Dai, Paolo, vieni ad allenarti. Guarda che ti denuncio per inadempienze contrattuali…’. Per cui, quando si dice che Paolo ha finito la carriera nel 2009, tecnicamente ¨¨ sbagliato, perch¨¦ era sotto contratto fino al giugno 2010. E mi ha rubato lo stipendio...
Gazzetta dello Sport
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