Il tecnico portoghese in conferenza stampa prima della partenza dei rossoneri per la Supercoppa a Riad: "Gioco dominante? Il calcio ¨¨ molto semplice: c'¨¨ una porta in cui segnare e in cui non prendere gol. Per me il tiki-taka ¨¨ metterla dentro"
La semestrale, nella finanza, ¨¨ utile per misurare la temperatura dei conti in attesa del bilancio vero e proprio. Nel caso di Sergio Concei?ao sar¨¤ vitale che luccichi se il portoghese vuole occuparsi anche del prossimo esercizio. A fine stagione il club tirer¨¤ le somme in base ai risultati e ¨C al netto dell¡¯anno e mezzo di contratto ¨C far¨¤ le proprie valutazioni.?? questo il contesto in cui si dovr¨¤ muovere Sergio: urgenza (perch¨¦ per risalire la corrente non c¡¯¨¨ pi¨´ tempo da perdere) e obbligo di risultati (per il Milan ma anche per se stesso). Coefficiente di difficolt¨¤? Fondo scala, ¨¨ chiaro, ma se il portoghese ha accettato queste condizioni evidentemente parte da due presupposti: adora le sfide ed ¨¨ convinto di potercela fare. La vita spesso offre occasioni strane: chiss¨¤ cosa avrebbe pensato, quando lasci¨° l¡¯Inter nel 2003, se gli avessero detto che una ventina d¡¯anni dopo sarebbe tornato in citt¨¤ ad allenare sull¡¯altra sponda dei Navigli. Fretta peraltro ¨¨ un termine valido non solo da qui a maggio, ma anche nell¡¯immediato: aereo da Oporto il giorno dopo Milan-Roma, una Supercoppa da giocare dopo quattro giorni (esistono debutti pi¨´ soft) e presentazione ufficiale allestita in tempi record a una manciata di ore dal volo per Riad e dopo la sua prima notte trascorsa a Milanello. Concei?ao ¨C leggero sorriso sulle labbra che non l¡¯ha mai abbandonato - ¨¨ apparso con le idee molto chiare in conferenza.
sul milan
¡ª ?¡°Sono orgoglioso, ¨¨ un piacere per me per lavorare in un club cos¨¬ enorme, che conoscevo gi¨¤ da giocatore e poi anche da allenatore. Per me ¨¨ un passo avanti nella carriera. I tifosi sono l¡¯anima di un club e dobbiamo lavorare tanto per dimostrare di essere all¡¯altezza del Milan. Se sono qua non ¨¨ un buon segno, ¨¨ chiaro. Dobbiamo riflettere, anche se non c¡¯¨¨ tanto tempo per lavorare sulla prima partita, ma non ci lamentiamo e non cerchiamo scuse. Siamo qui per vincere¡±.
suo figlio
¡ª ?¡°Se ho sentito Francisco? Li sento tutti, i miei figli, e tutti i giorni¡ Lui a livello professionale sar¨¤ un avversario (contro la Juve, ndr), a casa ¨¨ semplicemente mio figlio¡±.
mentalit¨¤
¡ª ?¡°Ho detto ai ragazzi che si pu¨° anche cambiare il sistema di gioco, ma non ¨¨ quello il punto. Perch¨¦ poi ci sono lo spirito e la mentalit¨¤, che non sono negoziabili. Serve fame, arrivare alla fine delle partite sapendo di avere dato tutto. Sapete quante volte sono stato espulso in carriera, no¡ E¡¯ perch¨¦ la vivo intensamente, voglio la stessa mentalit¨¤ dai miei, ai giocatori devono brillare gli occhi quando entrano in campo e devono spingere fino al loro limite. Con questa mentalit¨¤, ognuno nel suo ruolo, saremo una squadra forte¡±.
fonseca
¡ª ?¡°Gli mando un abbraccio, ha avuto anche bellissimi periodi, altri meno ma fa parte del nostro lavoro. ? serio, ¨¨ bravo, non voglio entrare nei dettagli delle problematiche che c¡¯erano prima¡±.
dal campo alla panca
¡ª ?¡°Da giocatore ad allenatore ¨¨ tutto diverso. Quando si gioca si pensa di capire tutto di calcio, ma non ¨¨ cos¨¬. Pensiamo solo al nostro giardino, mentre l¡¯allenatore non dorme nemmeno. C¡¯¨¨ lo stress di voler conoscere tutto e tutti. E a me piace conoscere tutti i pi¨´ piccoli dettagli, dal magazziniere al giardiniere, fino al nostro presidente. Tutti sono importanti. C¡¯¨¨ una grande voglia di bruciare le tappe, anche perch¨¦ i tempi sono corti¡±.
la corte del milan
¡ª ?¡°In estate ogni settimana mi accostavano a un club diverso, il timing del Milan per me non ¨¨ importante. Stavolta ¨¨ stato tutto molto veloce. Perch¨¦ sono venuto qui? Sto allenando una delle migliori squadre del mondo a livello storco, non potevo dire di no, anche se avevo altre situazioni. Ho scelto subito il Milan non appena ho avuto l¡¯opportunit¨¤¡±.
la gestione dei giocatori
¡ª ?¡°Pi¨´ bastone o pi¨´ carota? Dipende dalle situazioni, io non posso cambiare a 50 anni, i giocatori sanno che hanno davanti una persona diretta. Ci saranno sempre undici contenti e gli altri meno. La gestione del gruppo ¨¨ questo, occhi negli occhi con i giocatori, allenamenti al massimo, la pressione fa parte del calcio, soprattutto in un grande club. Se arriveranno brutti momenti si passer¨¤ poi a un momento migliore. Siamo fiduciosi di fare un buon lavoro. Ai giocatori ho detto che si pu¨° parlare molto, ma poi contano i fatti¡±.
la tattica
¡ª ?¡°Io vado con le mie convinzioni come squadra, come organizzazione del lavoro e come aspetto tattico. Il sistema di gioco non ¨¨ importante. Il calcio per me ¨¨ semplice, c¡¯¨¨ una porta dove segnare e un¡¯altra da proteggere, il calcio dominante per me ¨¨ fare risultato. Il tiqui-taka per me ¨¨ metterla dentro¡±.
l'europa
¡ª ?¡°Faremo di tutto per arrivare in Champions, ma c¡¯¨¨ tanto lavoro da fare¡±.
theo e leao
¡ª ?¡°Sono uguali a tutti gli altri, per come gestisco lo spogliatoio io. Dipende da quello che faranno ogni giorno in allenamento. Devono fare il massimo, che magari non ¨¨ il massimo secondo loro. Ci sono altri limiti. Loro sanno che il discorso vale per tutti. A me piace capire le storie personali di ogni mio giocatore, a volte ci sono delle storie alle spalle che spiegano certi comportamenti dentro una squadra. Comunque ho gi¨¤ parlato con tutti. Mi piace entrare dentro tutti gli ambiti di un club. Medici, f¨¬sioterapisti, nutrizionista¡¡±.
il mercato
¡ª ?¡°Prima voglio conoscere bene anche il Milan Futuro, non conosco ancora bene i giovani. Dopo capiremo se serve qualcosa dal mercato¡±.
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