Milan 2, Halilovic non decolla. E Mauri "supera" Bertolacci

Rino Gattuso l’ha detto a chiare lettere, a fine gara: “Quando giochi poco, difficilmente sei subito brillante. Bakayoko è l’esempio più evidente, è cresciuto di rendimento quando ha cominciato ad avere minuti di partite vere nelle gambe”. Ecco perché il tecnico rossonero non è preoccupato per la prestazione offerta dalle seconde linee del Milan contro il Dudelange: poche luci, è vero, ma per Rino rientra nell’ordine delle cose.

male bertolacci — La nota più stonata è stata la prova di Andrea Bertolacci: inconcludente finché è rimasto in campo, pasticcione in occasione del momentaneo vantaggio lussemburghese. Se la gara di coppa doveva essere un test per capire se trattenerlo a gennaio, il risultato è negativo. Anche perché José Mauri, entrato al suo posto, è parso decisamente più in palla. Ha chiesto invano un rigore e non s’è perso d’animo, meritandosi l’elogio di Gattuso a fine partite. Più difficile inquadrare le prestazioni di Alen Halilovic e Stefan Simic. Il talento croato è partito bene ma s’è spento molto presto, beccandosi qualche rimprovero dal suo allenatore per la tendenza a portare troppo palla. Il centrale, invece, non ha demeritato, recitando anche parte attiva nel quarto gol del Milan: in difesa però s’è macchiato di qualche sbavatura, improbabile che Gattuso riproponga la difesa a 4 con lui fino al ritorno di Romagnoli.