L'allenatore, senza il dialogo della vigilia, avrebbe tenuto ancora fuori Hernandez. Poi il chiarimento: uno vuole giocare, l'altro ritrovare un campione. Il posticipo con la Roma e la Supercoppa sono fondamentali per entrambi
Gli uomini, quando percepiscono che il loro destino ¨¨ sul filo, spesso prendono le decisioni pi¨´ sagge. Paulo Fonseca e Theo Hernandez fino a 24 ore fa erano due isole: si guardavano da lontano, senza contatti. Fonseca infastidito ¨C diciamo pure furioso, se piace il peperoncino ¨C per gli atteggiamenti del suo terzino. Theo non entusiasta delle panchine estive (Saelemaekers titolare alsuo posto) e invernali (fuori contro Genoa e Verona). Poi qualcosa ¨¨ successo. Ieri, a margine dell¡¯ultimo allenamento prima di Milan-Roma, Fonseca ed Hernandez si sono parlati. Un discorso compiuto, serio, in cui hanno parlato di allenamenti, partite, atteggiamenti. Le parole esatte le conoscono soltanto loro, ma il senso ¨¨ chiaro: Theo vuole tornare a giocare, Fonseca ha chiesto di dare di pi¨´ perch¨¦ vuole rivedere il terzino devastante del passato. Non ¨¨ il primo colloquio della stagione, pu¨° diventare il pi¨´ importante: i due si sono trovati sulla stessa pagina e Theo stasera, contro la Roma, sar¨¤ titolare.
Come ci si ¨¨ arrivati
¡ª ??L¡¯epilogo non era scontato perch¨¦ Fonseca, senza quel discorso, avrebbe tenuto ancora fuori Hernandez. Una questione di coerenza con il passato e gestione del gruppo: leggi uguali per tutti. Qualcosa per¨° negli ultimi giorni ¨¨ cambiato. Theo il 20 dicembre a Verona ¨¨ finito in panchina e, quando ¨¨ entrato, ha giocato male, ma male per davvero. Fonseca non ha attaccato come dopo Milan-Stella Rossa, quando Theo era il vero destinatario dello sfogo con i giornalisti, e gli ha chiesto di allenarsi il 23 dicembre, giorno libero. Theo ¨¨ andato a Milanello e quello ¨¨ stato un primo segnale. L¡¯allenamento di ieri, buono per lui e tutta la squadra, ha fatto il resto.?
Obbligatorio vincere
¡ª ??Fonseca e Theo cos¨¬ si giocheranno il futuro insieme, ed ¨¨ molto saggio. Per Hernandez ¨¨ questione sia di reputazione - come pu¨° uno dei primi tre terzini del mondo finire in panchina? ¨C sia di futuro, con il mercato eternamente all¡¯orizzonte. Per Fonseca, il punto ¨¨ tenere una panchina che sembra sempre sul punto di saltare. A una settimana dalla Supercoppa che assegner¨¤ il primo trofeo, allora, meglio remare tutti nella stessa direzione, e remare forte. Milan e Roma infatti hanno finito i bonus. Il Milan ¨¨ ottavo, la Roma decima. Fonseca ¨¨ a 5 punti dal quinto posto, ultima speranza Champions, Ranieri 7 punti pi¨´ sotto. Ognuno insegue il suo concetto di Europa ma tutti hanno bisogno di vincere per sfruttare una giornata che propone scontri diretti ferma-rivali: Lazio contro Atalanta ieri, Fiorentina contro Juventus oggi.?
Pulisic no, Bennacer s¨¬
¡ª ??Il Milan, certo, sar¨¤ sperimentale quanto basta. Terracciano centrocampista assieme a Fofana. Reijnders trequartista. Jimenez esterno alto. Andr¨¤ in panchina Tammy Abraham, che evidentemente non convince Fonseca. In tutto questo, una buona notizia e una cattiva. La cattiva: Christian Pulisic andr¨¤ in tribuna. "? sorto un problema alla caviglia, non ¨¨ pronto per giocare", ha detto Fonseca. La buona: Ismael Bennacer pu¨° giocare. Fonseca lo ha detto chiaro: entrer¨¤ nel secondo tempo. Ce n¡¯¨¨ abbastanza per stare sull¡¯attenti: Fonseca ritrova la Roma, San Siro riconosce El Shaarawy, Theo sulla fascia rivede Saelemaekers, che alla prima giornata gioc¨° al suo posto. I fantasmi del passato, tutti convocati.
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