Il presidente tra Uefa, rifinanziamento e aumenti di capitale: il prossimo entro una settimana. I piccoli azionisti: "Tempo scaduto"
Yonghong Li, numero uno del Milan. Ansa
La percentuale di rischio aumenta col passare del tempo e l’incertezza ovviamente non contribuisce ad alleggerire il clima. Mentre c’¨¨ un Milan che, con un apprezzabile sforzo di fatalismo, lavora per proseguire nella gestione ordinaria, mercato compreso, c’¨¨ un altro Milan che attende col fiato sospeso. L’esclusione dalle coppe europee ¨¨ una condanna che il Diavolo rischia molto seriamente, ma che potrebbe non essere l’unico problema di queste settimane. A vivere un momento complicato infatti ¨¨ anche Li Yonghong, che entro la fine di giugno dovr¨¤ immettere nel club un’altra quarantina di milioni, aumento di capitale chiamato dal Cda. Una prima tranche, da circa dieci milioni, ¨¨ attesa per i primi giorni della prossima settimana.
INCERTEZZAUna richiesta notevole in un periodo che registra in netto ribasso l’indice di gradimento di Mr. Li. Agli occhi dei tifosi per esempio, per i quali il ?merito? di aver tolto il club dalle mani di Berlusconi sembrerebbe esaurito. Di Mister Li in Italia – e anche fuori dall’Italia – si ¨¨ sempre saputo poco, anche perch¨¦ il proprietario rossonero ¨¨ venuto a Milano con il contagocce e altrettanto sporadicamente ha preso la parola, se non per difendere la propria onorabilit¨¤ professionale e finanziaria. Cos¨¬ il rigetto del settlement da parte dell’Uefa ha consumato la pazienza della gente milanista nei suoi confronti, basta farsi un giro sui social per toccare con mano. E ieri ¨¨ arrivata la lettera firmata dai piccoli azionisti di via Aldo Rossi (che detengono lo 0,07% del capitale azionario): in pratica, una sorta di ultimatum. "L’incertezza sul rifinanziamento del debito contratto con Elliott – si legge – ¨¨ un nodo da sciogliere entro brevissimo tempo. Pena, diversamente, una crisi della governance societaria e il sostanziale annullamento dei miglioramenti del conto economico. Il tempo ¨¨ purtroppo scaduto, Signor Presidente. Se la Sua holding ¨¨ in grado di rifinanziare immediatamente il credito concessole dal fondo Elliott e di smentire, nei fatti, l’Uefa, ci aspettiamo dichiarazioni e atti conseguenti. Se invece questa possibilit¨¤ manca, non vi ¨¨ altra strada che quella di farsi da parte".
SCACCOInsomma il clima ¨¨ questo, con Fassone che qualche giorno fa ha ribadito in modo piuttosto netto come le difficolt¨¤ nel rifinanziamento con Elliott siano riconducibili al debito in quota a Mister Li e non a quello del Milan. In pi¨´ l’a.d. rossonero aveva chiarito che non c’erano accelerazioni sul rifinanziamento, aspetto che in caso di passi avanti potrebbe essere utile al cospetto della Uefa. Mister Li sulla scrivania dovrebbe avere tre proposte, ma al momento non ci sono segnali che ne scelga una in tempo utile per l’ultimo rendez-vous a Nyon. Probabilmente perch¨¦ le condizioni non lo soddisfano – ci sta –, ma intanto il tempo passa e la sensazione sempre pi¨´ diffusa ¨¨ che il presidente in pratica stia quasi tenendo in scacco il Milan e che allo stesso tempo la sua permanenza al vertice del club sia segnata. In questo momento la percezione ¨¨ quella di un uomo solo.
SCADENZEIntanto venerd¨¬ scorso il Cda, in base alle proprie facolt¨¤, ha chiesto ufficialmente a Li un’altra ventina di milioni circa, che si aggiungono ai 37,4 deliberati due mesi fa (17,8 dei quali gi¨¤ accreditati). Ne restano quindi circa 40 da versare in pi¨´ tranche, la prima a inizio settimana prossima e l’ultima entro fine giugno. Fino ad ora, seppur con qualche ritardo, Mister Li ha sempre onorato le richieste del Cda e il Milan si attende che continui a essere cos¨¬, ma di certo sullo sfondo resta la figura di Elliott, che in passato si era gi¨¤ reso disponibile a concedere un ulteriore prestito. La volont¨¤ di base del fondo anglo-americano resta quella di supportare il Milan, mentre nei confronti di Li c’¨¨ pi¨´ che altro una fase di attesa e (attenta) osservazione. Anche perch¨¦ la palla ¨¨ fra i piedi cinesi: lo scenario cambierebbe solo se il presidente non tenesse fede alle scadenze. Ma di certo se Elliott si ritrovasse davvero nelle condizioni di subentrare a Mister Li, si tratterebbe di un passaggio attuato con le modalit¨¤ pi¨´ morbide possibili, in modo da consentire al Milan di proseguire le proprie attivit¨¤ e disponendo una situazione rassicurante nell’ottica della continuit¨¤. Sarebbe un Milan da riequilibrare e rendere il pi¨´ appetibile possibile agli occhi di nuovi potenziali acquirenti.
Marco Pasotto
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