E sul momento di crisi della squadra: "Sono a mio agio, sono abituato ad essere messo in discussione. C'¨¨ grandissima voglia da parte mia e ho il gruppo in mano"
Gennaro Gattuso (50 anni). LAPRESSE
Momento di difficolt¨¤ in caso Milan, ma Rino Gattuso non pensa alle critiche. La squadra non ha perso motivazioni e le ambizioni di inizio stagione sono ancora intatte: "Abbiamo tanti stimoli: a inizio stagione il nostro scudetto era arrivare tra i primi quattro. Abbiamo sciupato tanto, ma ci siamo. L'obiettivo ¨¨ sempre quello: negli ultimi anni, in primavera, sono arrivati a meno 16. Ora bisogna accorciare" ha dichiarato nella conferenza stampa alla vigilia della partita contro la Spal, in programma domani alle 12:30.
futuro personale —
Tranquillit¨¤ di gruppo e tranquillit¨¤ individuale da parte di Gattuso, che nonostante il polverone alzatosi intorno a lui, continua a sentire la fiducia della societ¨¤: "Sono a mio agio, sono abituato ad essere messo in discussione. C'¨¨ grandissima voglia da parte mia e ho il gruppo in mano. Ogni giorno parlo con Leonardo e Maldini e sento la loro vicinanza".
gli attaccanti —
Problema Pipita? "Non voglio sentir parlare di cessione. Ha grande carisma e noi abbiamo bisogno di lui. La mia sensazione ¨¨ che rester¨¤ qua" ha detto Gattuso, che poi difende a spada tratta Chalanoglu: "Per me ¨¨ fondamentale e con me giocher¨¤, bisogna dargli fiducia". Ancora aperto, invece, il problema Suso: "Oggi prover¨¤. Ha ancora qualche fastidio. Non voglio vedere una squadra molle".
infortunati —
La squadra inizia a tirare un sospiro di sollievo: dilaniata dagli infortuni, Gattuso fa il punto sull'infermeria rossonera: "Caldara e Strinic saranno disponibili a febbraio, Biglia a gennaio. Borini e Bertolacci domani saranno dei nostri" ha detto Gattuso, che su Conti aggiunge: ""Non ha ancora i novanta minuti, la strada ¨¨ questa dargli minutaggio e metterlo in condizione di giocare dal primo minuto".
razzismo —
Giornate difficili per il calcio italiano dopo gli episodi di San Siro. Gattuso grida allo scandalo e si schiera al fianco di Carlo Ancelotti: "Anche io direi alla squadra di fermarsi", ma precisa che i buu non sono razzisti: "Spesso quei versi vengono fatti anche perch¨¦ Koulibaly fa paura per quanto ¨¨ forte. Sono imbecilli ma l'Italia non ¨¨ un paese razzista. Voglio anche precisare che non ¨¨ stato tutto lo stadio a fare quei cori. Questi episodi purtroppo non si vedono solo da noi, inutile darsi le martellate sui piedi: succede anche nei paesi considerati civilissimi".
Gasport
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