I rossoneri faranno ricorso al Tribunale arbitrale: solo il cambio di propriet¨¤ potrebbe variare il verdetto
Una volta, gli unici triangolari estivi ad occupare i pensieri dei tifosi rossoneri erano quelli amichevoli che si giocavano ad agosto. Oggi, invece, la partita ¨¨ seria, serissima, e si giocher¨¤ idealmente tra la Cina, gli Stati Uniti e la Svizzera. Qui, a Losanna, il Milan dovr¨¤ depositare il ricorso per la sentenza Uefa che lo ha estromesso dalla prossima Europa League e avr¨¤ fra i 10 e i 21 giorni di tempo: quello del Tribunale arbitrale dello Sport sar¨¤ l’ultimo e definitivo verdetto sul destino europeo dei rossoneri. A esaminare il caso per poi deliberare saranno in tre arbitri, scelti in una griglia di nomi messi a disposizione dal Tas: uno scelto dal Milan, uno scelto dall’Uefa e il presidente, super partes.
mano libera tas —
Che cosa pu¨° fare il Tas? In linea teorica, pu¨° fare tutto: pu¨° confermare la sentenza di Nyon, annullarla, congelarla e chiedere all’Uefa di riformularla. Potrebbe ad esempio ammettere il Milan alle coppe in regime di settlement agreement (come successo a Inter e Roma, per intenderci). O, addirittura, pu¨° sospenderne l’applicazione senza cancellare la sanzione, dando al Milan delle consegne da rispettare che, se rispettate, annullerebbero del tutto la punizione.
scenari —
Ad oggi, la situazione societaria del club di via Aldo Rossi non ¨¨ cambiata, e se il quadro dovesse rimanere invariato da qui al giorno del giudizio, sarebbe ragionevolmente impensabile immaginare un ribaltone da parte del Tas. Yonghong, che ha trovato i 32 milioni per l’aumento di capitale anticipati dal fondo Elliott, potrebbe decidere di restituirli (scadenza fissata per il 6 luglio): in quel caso, se non chiudesse con Commisso, Mr. Li rimarrebbe al timone provando a spuntare le condizioni migliori per la cessione a un nuovo soggetto entro ottobre (deadline per il rifinanziamento dei 380 milioni, debiti compresi, con l’hedge fund di Paul Singer).
la carta rossonera —
Ecco perch¨¦ l’unica carta da giocare per il Diavolo, a questo punto, ¨¨ quella del nuovo proprietario/socio: un avvicendamento tra Mr. Li e Commisso (o Ricketts, o qualunque altro soggetto economicamente credibile che possa acquistare il Milan e chiudere a breve) garantirebbe infatti quella continuit¨¤ aziendale attorno alla quale giravano molte delle perplessit¨¤ dell’Uefa, dal ?no? al voluntary agreement fino al rifiuto del settlement dello scorso maggio, anche se portare nuovi elementi non ¨¨ automaticamente una garanzia di successo: nel 2013, ad esempio, il Malaga squalificato per le coppe port¨° sul tavolo del Collegio arbitrale un accordo con il Fisco spagnolo, ma troppo tardi rispetto al periodo contestato. Presentarsi a Losanna con un Mr. Milan fresco di closing, insomma, potrebbe orientare i giudici del Tas a un verdetto favorevole per i rossoneri, a patto per¨° che il Milan riesca a dimostrare che la sanzione comminata dalla Camera Giudicante di Nyon ¨¨ sproporzionata rispetto alla violazione commessa (relativa alla regola del pareggio di bilancio per il triennio 2014-17) o che sia in grado di provare l’esistenza di uno o pi¨´ elementi a propria discolpa, sempre legati al triennio esaminato, che la Uefa non ha voluto prendere in considerazione. Materiale sul quale i legali rossoneri avranno cominciato a lavorare gi¨¤ da ieri pomeriggio. Anche se, in via Aldo Rossi, le antenne sono sempre dritte verso gli studi legali americani: ¨¨ da l¨¬ che potrebbero arrivare buone notizie in vista della ?finale? di Losanna.
Catapano-Fallisi
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