Una stagione intera condensata in un solo punto di distacco dall'ultima carrozza del treno: il Milan arrivato a un soffio dalla Champions deve rimandare l'appuntamento di un altro anno. E l'anno prossimo molto probabilmente ci riprover¨¤ con molti volti diversi. Dalle scrivanie alla rosa, il rinnovamento targato Gazidis toccher¨¤ tutti i settori del pianeta rossonero. Intanto, per¨°, ¨¨ tempo di bilanci: ecco cosa ha detto il campo.
PROMOSSI E BOCCIATI
Milan, promossi e bocciati: Piatek che impatto, Calhanoglu si ¨¨ svegliato tardi
Higuain il flop della stagione rossonera, Romagnoli la garanzia. Suso, letargo troppo lungo
Promossi
¡ªPer tenere il passo delle prime quattro serve costanza di rendimento, e le linee rette di questo 2018-19 hanno la faccia di Romagnoli, Donnarumma e Musacchio. Due protagonisti annunciati e una sorpresa che hanno eretto un muro quasi imperforabile tra dicembre e i primi mesi del 2019: l'argentino ex Villarreal si ¨¨ imposto partendo dalle retrovie e sfruttando l'opportunit¨¤ creata dai problemi di Caldara, il capitano e Gigio hanno garantito solidit¨¤ scivolando raramente lungo il cammino. Bene anche i due innesti di gennaio, Piatek e Paquet¨¤, che hanno inciso in maniera determinante nella crescita della banda Gattuso durante la prima parte del girone di ritorno. I 9 gol in 18 partite del Pistolero non sono bastati per la Champions, ma fanno ben sperare i tifosi per la prossima stagione: il problema centravanti ¨¨ stato risolto. Sicuramente sufficiente l'annata di Calabria (rimasto titolare anche dopo il rientro di Conti) e Rodriguez (mai insidiato da Laxalt), mentre dalla panchina sono arrivate buone risposte da Reina (da applausi sia come spalla di Gigio che come alternativa sul campo quando ¨¨ stato chiamato in causa), Borini (protagonista nell'ultima fetta di campionato), Zapata e Abate: l'ex prodotto del vivaio si ¨¨ congedato facendo persino il centrale, e con risultati pi¨´ che discreti. Restando puramente al campo, infine, da promuovere anche Bakayoko (tra i migliori della stagione) e Kessie (il pi¨´ utilizzato da Gattuso e cecchino infallibile dal dischetto).
Bocciati
¡ªHiguain "vince" per distacco: partenza boom, poi il crollo nella notte contro la Juve. Da l¨¬ in poi il leader designato del gruppo rossonero ha perso voglia e mira, (ri)cominciando a pensare a Sarri, riabbracciato a gennaio al Chelsea. Male anche Calhanoglu, che ha regalato gol importanti solo nel finale, e Suso, tormentato dalla pubalgia e all'asciutto di ispirazione per troppo tempo: nella parte centrale della stagione Gattuso avrebbe avuto bisogno dei suoi guizzi, che sono arrivati tardi. Su Castillejo aveva scommesso Maldini ("sar¨¤ la sorpresa dell'anno"), ma lo spagnolo non ha mai convinto. Come Laxalt: ad agosto Rino lo riteneva uno dei pi¨´ pronti tra i neorossoneri, ma l'uruguaiano non lo ha mai messo davvero in difficolt¨¤ al momento delle scelte.
Rimandati
¡ªSe sulla stagione di Biglia, Bonaventura e Caldara gli infortuni hanno pesato pi¨´ delle prestazioni, non si pu¨° dire lo stesso nel caso di Conti: l'ex Atalanta non ha ritrovato il ritmo di due anni fa ma resta una risorsa su cui puntare da luglio in poi. Ragionamento che vale anche per Cutrone , "rimandato" pi¨´ per mancanza di spazio che di rendimento: chiss¨¤ come sarebbe andata con un minutaggio pi¨´ abbondante...
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