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Concei?ao: "Clamoroso fallo di mano sul primo gol. Se serve vado via senza prendere un euro"
C'¨¨ un allenatore che sbuffa, impreca, strepita, striglia, calcia bottigliette.?E c'¨¨ una squadra che, senza tentare la minima opposizione, osserva - letteralmente - gli avversari battere una rimessa laterale e costruirsi il gol della vittoria a una manciata di minuti dal novantesimo. Come fossero seduti in tribuna, e non in maglietta sul campo. Uno dei pi¨´ grandi paradossi del Milan di Concei?ao ¨¨ tutto in questa fotografia: la squadra non rispecchia minimamente l'approccio del suo allenatore, e d'altra parte l'allenatore ci mette del suo perch¨¦ il gioco continua a essere un assente ingiustificato. Mentre per quanto concerne la personalit¨¤ dei giocatori, basta forse questo dato: delle sette sconfitte in questo campionato, sei sono arrivate in trasferta. Diciamo che la comfort zone dei rossoneri ¨¨ decisamente limitata.
lo sfogo
¡ª ?Concei?ao nel dopogara decide di partire da un aspetto preciso: "C'¨¨ un fallo clamoroso di mano sul primo gol. Tutti gli episodi che per noi sono negativi, diventano decisivi per il risultato. Bisogna continuare a lavorare, vedere cosa abbiamo fatto di buono. Insomma, qualcosina lo abbiamo fatto. Ci sono anche errori nostri, ovviamente. In generale noi siamo connessi col match, sappiamo dove attaccare e pressare. Quando siamo in partita e facciamo ci¨° che si prepara, creiamo e arriviamo negli ultimi 30 metri con facilit¨¤ e qualit¨¤, ma poi succedono episodi a volte per colpa nostra e a volte per colpa di altri". Poi Sergio ha un drastico sussulto di orgoglio e si affida a una riflessione molto personale. "Tutti i giorni si parla della mia situazione e non ¨¨ giusto. So cosa voglio, so cosa posso fare, vedo tanti che parlano di me ma la situazione ¨¨ semplice: se devo andare via, mi dicono 'non servi pi¨´', prendo la valigia e vado via senza chiedere un euro in pi¨´. Non arrivo dal nulla: ho quasi 100 partite in Champions League, ho vinto 13 trofei, ma tutti i giorni si divertono a parlare di me. Allenatori che mi criticano il giorno della partita. Ho famiglia, ho gente che mi ¨¨ vicino e loro vedono tante cattiverie su di me e non ¨¨ giusto. Scusate lo sfogo".
leao
¡ª ?Anche Rafa accenna ai dubbi sul primo gol del Bologna, ma si morde la lingua: "Avevamo la partita nelle nostre mani, c'¨¨ poco da dire. Siamo noi i colpevoli, bisogna rialzare la testa tutti insieme. L'azione del primo gol ¨¨ stata un po' strana... Ma se parlo poi succede un casino. Se credo ancora alla Champions? Ovvio, tutti perdono punti, la Serie A ¨¨ difficile".
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