Nuovo anno, nuovo attacco: tra infortuni, idee e calendario fitto, Fonseca cambia tutto

Contro la Roma, Leao sarà out, Pulisic al massimo pronto per la panchina. Considerato che anche Morata è al rientro, tra campionato e Supercoppa si va verso due squadre diverse, con nuovi assetti e uomini adattati

Un proposito per il nuovo anno? Beh, cambiare. L’attacco del Milan, tra Natale e l’Epifania, rischia la ristrutturazione pesante. Nell’ultima partita dell’anno, contro la Roma, Fonseca potrebbe cominciare con Chukwueze, Reijnders e Jimenez dietro a uno tra Morata e Abraham. Nella prima del 2025, la semifinale di Supercoppa contro la Juve, spera di far giocare dall’inizio Pulisic, Loftus-Cheek, Leao e Morata. Non è semplice succeda ma il senso resta: il Milan davanti ha faticato tantissimo e aspetta buone notizie da 26, 27 e 28 dicembre.

quando torna leao

Rafa Leao, inutile girarci intorno, è il grande tema. Ha un’elongazione al flessore sinistro che gli farà saltare sicuramente la Roma. Per la Supercoppa, siamo in bilico… e con lui il Milan. Rafa in stagione ha avuto grandi alti e grandi bassi ma contro la Juve avrebbe qualcosa da dimostrare: nello 0-0 in campionato è stato tra i peggiori, mai pericoloso. Senza di lui, siamo agli esperimenti: Okafor è fermo per la lesione al soleo, Jimenez da ala è adattato. Ci sarebbe Pulisic ma… anche lui lavora per rientrare.

come sta pulisic

CP11 tornerà ad allenarsi con il gruppo prima della partita con la Roma. Al momento, è probabile che quella sera sia in panchina, poi si vedrà. Fonseca per il 3 gennaio, contro la Juve, ha un’idea chiara: Pulisic titolare. Il Milan in stagione, tra campionato e Champions, ha segnato almeno tre gol in 7 partite diverse. Pulisic in quelle partite è sempre stato titolare e quattro volte ha segnato. Non un caso. Captain America, assieme a Tijjani Reijnders, è stato il giocatore migliore del Milan. Se rientra lui, cambia la squadra.

quanto segna morata

Quindi a sinistra Leao può tornare in Supercoppa, a destra o in mezzo Pulisic prova per la Roma, resta l’area. Resta Alvaro Morata, di cui si parla poco. Morata ha segnato 4 gol in campionato e uno – a Madrid – in Champions. Più qualità che quantità. Nei suoi primi quattro mesi milanisti ha confermato di avere classe e di essere un giocatore intelligente, non una punta da 20 gol. Per la Roma e la Supercoppa, l'idea del Milan è che rispolveri un'antica qualità: giocare meglio le partite importanti.