I rossoneri escono dalla sfida con la Lazio con la consapevolezza di potersi giocare il quarto posto fino a maggio. Ma i numeri raccontano un inizio di stagione altalenante
Abate, Zapata e Cutrone ringraziano i tifosi rossoneri alla fine della partita con la Lazio. Getty
? sempre la stessa storia: un pareggio in uno scontro diretto, qualunque sia la posta in palio, lascia sempre una sensazione di amarezza e di rimpianto nei cuori dei tifosi. A maggior ragione se si assapora la vittoria fino al 94'. Cosa sarebbe successo se Gattuso avesse fatto un cambio nel finale? Come sarebbe cambiata la partita con Higuain titolare? Perch¨¨ sul gol subito Zapata ha rinviato sui piedi di Correa invece di spazzare fuori dall'area? Sono questi gli interrogativi che attanagliano i milanisti che fino al destro dell'argentino si erano pregustati un approdo nelle prime quattro. La verit¨¤, per¨°, ¨¨ che l'andamento della gara dell'Olimpico non ¨¨ una semplice coincidenza, ma un'istantanea fedele del Milan di questo inizio di stagione, dati alla mano. Non si tratta di un problema legato agli infortuni, alle squalifiche o alla sfortuna di un episodio. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto quindi?
mezzo vuoto —
Il tabellino delle rimonte subite dagli uomini di Gattuso parla chiaro: quello dell'Olimpico ¨¨ il quarto ribaltone al passivo della stagione, dopo i due pareggi agguantati da Atalanta ed Empoli e la disfatta del San Paolo. In tutto fanno 9 punti persi da situazione di vantaggio. Solo il Genoa ha fatto peggio in Serie A. Una statistica che dimostra come i rossoneri raramente abbiano lo sprint per chiudere le partite con pi¨´ di un gol di scarto (solo con Chievo e Sassuolo ¨¨ successo). Inoltre gi¨¤ in 6 partite il risultato si ¨¨ deciso nel bene o nel male nei minuti di recupero. Questo significa energie fisiche e mentali supplementari da impiegare fino all'ultimo respiro: una spada di Damocle in un Milan decimato come quello delle ultime uscite. Ma c'¨¨ un dato ancora pi¨´ deprimente in ottica Champions: il Milan non ha trovato la vittoria in 16 delle ultime 17 gare contro Lazio, Inter, Napoli e Juve. Il ritorno sui palcoscenici europei che competono alla gloriosa storia del club di via Aldo Rossi passa anche da partite come quella di ieri sera e in un campionato complicato come quello italiano uscire con il bottino pieno da alcune di esse conta. Eccome se conta.
mezzo pieno —
Il Milan torna a casa dall'Olimpico con un punto prezioso che lo tiene agganciato alla zona Champions. I prossimi impegni in campionato fino alla sosta di gennaio fanno ben sperare: Parma, Torino, Bologna, Fiorentina, Frosinone e Spal sono avversari alla portata dei rossoneri e una striscia positiva potrebbe portare punti pesanti in ottica quarto posto. Esattamente un anno fa, alla tredicesima, il Milan di Montella perdeva 2-1 al San Paolo e dava definitivamente addio alle speranze di una qualificazione nell'Europa che conta, a 12 punti proprio dalla stessa Lazio, condannata poi da Vecino all'Europa League. La squadra di Gattuso rispetto a quel Milan ha un'altra anima, pi¨´ combattiva. La garra che purtroppo non ¨¨ potuta scendere in campo questo weekend al Monumental, era nel cuore e nelle gambe di Kessie e Bakayoko a Roma ieri sera: 31 duelli vinti, 11 palle recuperate. La diga costruita dell'ivoriano e del francese ha arginato per larghi tratti la qualit¨¤ del centrocampo biancoceleste e gli inserimenti di Parolo e Milinkovic. I recuperi di capitan Romagnoli, di Musacchio e di Conti, previsti tra due-tre settimane, ridaranno equilibrio anche alla difesa che vanta solo un clean sheet in campionato, ma ha dato segnali di miglioramento nelle ultime uscite, complici anche le ottime prestazioni di Abate. E poi, dulcis in fundo, capitolo mercato. Il ritorno di Ibra e l'arrivo di Paquet¨¤ a gennaio aprirebbero nuovi orizzonti tattici. Non piangersi addosso per le sfortune ¨¨ stato il leitmotiv di Gattuso fin dalla prima conferenza stampa. Ora la squadra sembra aver sposato questa filosofia. Baster¨¤ per riempire il bicchiere fino all'orlo a maggio?
Matteo Zorzoli
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