L’errore nel derby ha riacceso i riflettori sul portiere, che alterna prodezze a qualche papera di troppo
Gianluigi Donnarumma, 19 anni, portiere del Milan. Ansa
Scegliete un portiere a caso: Neuer, Buffon, Alisson… uno qualunque, il vostro preferito. Aprite Google e digitate la parola "papera" accanto al suo nome. In un attimo comparir¨¤ un campionario di errori degno dei peggiori tornei parrocchiali. ? un modo come un altro per dire che la giornataccia capita a tutti, Gigio Donnarumma ¨¨ in ottima compagnia. E crocifiggerlo all’indomani di un flop – per quanto doloroso possa essere un derby regalato al 92’ – ¨¨ ingeneroso, specialmente dopo averlo incensato pochi giorni prima, al termine di Polonia-Italia. Chiudere gli occhi sui momenti di defaillance di Gigio, per¨°, sarebbe altrettanto scorretto, soprattutto perch¨¦ in certi fondamentali (come le uscite) sono ricorrenti. Il guaio ¨¨ che, quando si parla di lui, sembra impossibile trovare un equilibrio. E gli eccessi non lo aiutano, in un senso o nell’altro: gli indici puntati come le iperboli del tipo "sar¨¤ il portiere della Nazionale per i prossimi vent’anni". Perch¨¦ quello, semmai, lo deve dire il campo.
attacco —
I tifosi del Milan l’hanno presa male. Sui social network, a parte il bombardamento di parodie sul gol di Icardi, i commenti sul rendimento del numero 99 sono pesanti. Basta un attimo per far riaffiorare pure questioni che sembravano sepolte, come la telenovela del 2017 sulla permanenza in rossonero. Gigio ha 19 anni, ma alle spalle ha gi¨¤ un vissuto da calciatore over 30, compresi gli alti e bassi col popolo milanista. L’ultima estate, trascorsa all’insegna di un’insolita normalit¨¤, avrebbe dovuto aiutarlo: l’esame di maturit¨¤, gli allenamenti al riparo dalle sirene di mercato, perch¨¦ al Milan non ¨¨ mai arrivata quell’offerta irrinunciabile che avrebbe visto il suo sacrificio sull’altare del bilancio. C’era tutto per lasciarsi alle spalle il grigio epilogo della stagione precedente, con le papere nella finale di Coppa Italia contro la Juve e altre imprecisioni in campionato. Bianconeri che, detto per inciso, fino a l¨¬ per lui erano forieri di dolci ricordi, dalla Supercoppa di Doha alla paratona su Khedira nel 2016. Invece, il tranquillo lavoro a Milanello e la scelta chiara di Gattuso – il nuovo acquisto Reina dev’essere di supporto al titolare, pi¨´ che un concorrente – non sono bastati per scacciare i fantasmi. Che sono riemersi nel momento peggiore, in un San Siro versione inferno nerazzurro.
difesa —
Il Milan ha difeso Gigio per bocca dell’allenatore: "Ha fatto una lettura sbagliata come tutta la linea difensiva, si vince e si perde in undici", sono state le parole di Gattuso a fine match. Ieri dal Milan ¨¨ filtrato il massimo sostegno di societ¨¤ e tecnico nei suoi confronti: situazioni come questa fanno parte del processo di crescita di un campione.
prospettive —
Donnarumma riprender¨¤ dunque il suo posto tra i pali senza indugi, dopo aver lasciato a Reina la porta col Betis. E prover¨¤ a smentire coi fatti una delle critiche pi¨´ frequenti che gli vengono mosse: quella di non essere granch¨¦ migliorato rispetto al grande salto del 2015, quando debutt¨° 16enne in Serie A con Mihajlovic in panchina. In Primavera, sotto la guida di Brocchi, Gigio aveva lavorato tanto sui suoi punti deboli, primo fra tutti il gioco coi piedi: se oggi il Milan riesce a coinvolgerlo nel palleggio in impostazione, lo si deve a quel processo di crescita. C’¨¨ voluto del tempo per migliorare, quello che poi il gigante di Castellammare non ha pi¨´ avuto. E che oggi gli servirebbe come non mai, per trasformare le uscite d’insicurezza in un altro punto di forza.
Stefano Cantalupi
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