Milan: tanti gol e scontri diretti (quasi) superati, se dietro ballasse di meno...

La sconfitta di Firenze ha comunque confermato un’abbondante produzione offensiva. Il k.o. ¨¨ arrivato per distrazioni dei singoli. Da qui a fine anno solo il Napoli tra le big sulla strada del Diavolo

Tra catastrofisti (“Ecco, ¨¨ l’inizio della fine...”) e ottimisti incalliti (“Sconfitta che non preoccupa, questo ¨¨ l’anno buono”), ¨¨ facile che, come spesso accade, la verit¨¤ stia nel mezzo. La partita di Firenze deve far riflettere ma non deve spalancare le porte dell’angoscia, cos¨¬ come i segnali arrivati dal Franchi non possono essere ignorati. Stefano Pioli peraltro ¨¨ uomo d’equilibrio, virt¨´ abbondantemente esibita nei suoi due anni rossoneri: da qui a fine anno occorrer¨¤ in dosi massicce perch¨¦ questo Milan pu¨° essere interpretato in svariati modi. Basta una semplice riflessione sulla classifica per averne la prova: da un lato la buona notizia ¨¨ aver conservato il primato nonostante la sconfitta, dall’altro c’¨¨ una graduatoria che ai piani alti si ¨¨ accorciata. E in questo caso la notizia ¨¨ pessima. Che cosa lascia in eredit¨¤ la partita di Firenze? Una luce e un’ombra in particolare.

Gara strana, va detto. Ci sono partite che potresti rigiocare cento volte e non ne verresti a capo, oppure altre – come questa – da cui molto difficilmente si uscirebbe di nuovo con una sconfitta. Non si tratta nemmeno di capire se il Milan meritasse di pi¨´, perch¨¦ basta analizzare l’andamento della gara per verificare che il Diavolo ¨¨ assolutamente vivo. Concetto che stride parecchio con i quattro gol subiti, eppure ¨¨ cos¨¬. I rossoneri sono tornati da Firenze senza punti ma con le proprie consapevolezze intatte. Su tutte, quella del potenziale offensivo. Nonostante un avversario che ha visibilmente provato a compattarsi e a chiudere ogni varco, la velocit¨¤ della manovra rossonera e la qualit¨¤ dei suoi interpreti ha permesso di creare numerose palle gol. Anche infilandosi centralmente, dove gli spazi sono ancora pi¨´ esigui. Ibra ha gestito i palloni con saggezza, Leao ha spalancato la difesa viola, Tonali ha trovato pi¨´ di una volta il lancio illuminante. E tutto questo senza poter contare ancora su Diaz, il cui “ripristino” post Covid si sta rivelando pi¨´ complicato del previsto. Poi, certo, si pu¨° discutere sui motivi per i quali le occasioni non si sono concretizzate (su tutte lo sciagurato colpo di testa di Ibra nel primo tempo), ma un passaggio a vuoto in questo senso ¨¨ ammissibile. A patto che resti l’eccezione.

La fase difensiva ¨¨ stata una galleria degli orrori. E quando se ne prendono quattro ¨¨ complicato pensare di farne uno pi¨´ degli avversari. Va detto che a Firenze il Milan ha perso pi¨´ per errori dei singoli che di reparto. E questo in un certo senso ¨¨ pi¨´ confortante. Perch¨¦ ¨¨ difficile pensare che Tatarusanu e Gabbia si facciano nuovamente trovare cos¨¬ svagati e tecnicamente colpevoli in tempi brevi. Ed ¨¨ difficile pensare che Hernandez azzardi nuovamente un dribbling davanti alla sua area con quella leggerezza. La stessa cosa vale per il disimpegno poco convinto di Tonali sul gol di Saponara. Sono errori che pesano, ma che riguardano l’atteggiamento e la concentrazione individuale. Pi¨´ grave sarebbe averli subiti a difesa schierata. Di certo, vedere il Diavolo chinare la testa sotto quattro gol ¨¨ un notevole campanello d’allarme: l’ultimo poker risaliva a febbraio del 2020 e questo racconta molto. Se mercoled¨¬ a Madrid i rossoneri hanno – come a Milanello assicurano tutti – l’ambizione di tentare l’assalto al secondo posto del gruppo B di Champions fino all’ultimo, occorrer¨¤ che la sbadataggine diventi impeccabilit¨¤.

La Fiorentina era uno dei due impegni da cerchiare col pennarello rosso da qui a fine anno. Archiviata la Viola, sulla carta resta un solo incrocio ad alto (altissimo) coefficiente di difficolt¨¤: il Napoli, che arriver¨¤ a San Siro il 19 dicembre. Per il resto, sono tutte partite teoricamente abbordabili: Sassuolo, Genoa, Salernitana, Udinese ed Empoli, ultimo impegno del 2021. Attenzione per¨° alla possibile “intromissione” della Champions: se il Milan compisse l’impresa a Madrid con l’Atletico, potrebbe ritrovarsi nelle condizioni di giocarsi il tutto per tutto in casa col Liverpool il 7 dicembre. Significherebbe una notevole dispersione della forze, problema che per¨° in casa rossonera non vedono l’ora di affrontare.