Il gol di Vecino dopo soli 3’ ha indirizzato il match, costringendo i rossoneri a un perenne tentativo di rimonta. Tra le altre cose cifre a favore nel possesso palla, nei passaggi riusciti e nei contrasti vinti
La delusione dei giocatori del Milan dopo la sconfitta. Lapresse
Il gol di Vecino dopo soltanto 3’ ha indirizzato il derby dalla nascita. Tutto quello che i due tecnici avevano preparato in vista del match ¨¨ evaporato (o quasi) dopo il gol dell’uruguaiano, efficace apriscatole lanciato come trequartista da Spalletti. Il Milan ha incassato il colpo, ha dovuto ricominciare daccapo dopo aver subito la rete pi¨´ veloce nel derby dai tempi di Pato nel 2011, che segn¨° dopo 43 secondi. Con il passare dei minuti Piatek e compagni hanno provato a rialzare la testa, soprattutto dopo il 2-1 di Bakayoko e il 3-2 di Musacchio, capaci di alimentare i sogni di rimonta e infiammare ancora di pi¨´ il match. Sar¨¤ soprattutto per l’andazzo del match che i numeri attribuiscono una certa supremazia al Diavolo, vicino al colpo di scena nel finale prima con Castillejo e poi con Cutrone, su cui D’Ambrosio ha fatto un salvataggio che vale tanto quanto un gol.
PARLANO I NUMERI —
Le statistiche di fine partita attribuiscono il predominio al Milan anzitutto dal punto di vista della capacit¨¤ di tenere e gestire il pallone. I rossoneri hanno dominato considerando dribbling riusciti (16 contro i 5 dell’Inter) e passaggi: 491 a 394 con una percentuale pari all’88.6% di quelli andati a buon fine (nerazzurri fermi invece all’85%). Nel complesso il Milan ha giocato molti pi¨´ palloni (676 a 568), ha crossato pi¨´ del doppio (26 a 12 senza contare i corner, anche questi a vantaggio del Diavolo) e vinto tantissimi contrasti in percentuale (69% a 33%). La squadra di Gattuso ha fatto pi¨´ possesso palla (55.7% contro 44.3%) e il dato non a caso ¨¨ cresciuto nella ripresa quando i due gol hanno riacceso le speranze. L’Inter pi¨´ volte ¨¨ finita all’angolo, la pressione sembrava aumentare col passare dei minuti, ma il gol non ¨¨ arrivato. Nella valutazioni di Gattuso restano i numeri, che per¨° non cambiano il risultato.
PERFEZIONE —
In vista della volata finale si pu¨° ancora rimediare, il tecnico milanista sfrutter¨¤ la sosta per pensare a possibili soluzioni alternative visto che la squadra gioca ed ¨¨ sul pezzo, ma evidentemente non ancora come vorrebbe il suo allenatore. Non a caso Ringhio dopo la sconfitta contro l’Inter si ¨¨ espresso cos¨¬: “Questa squadra ¨¨ viva, dopo il 2-0 potevamo prendere un’imbarcata. Io continuo ad avere fiducia nei miei ragazzi”. Dopo il break per le Nazionali ci sar¨¤ subito una giornata cruciale per i destini Champions delle pretendenti: Milan in casa della Sampdoria, Roma all’Olimpico contro il Napoli e Inter-Lazio a San Siro. E fino a maggio servir¨¤ il Milan che vuole Gattuso.
Giorgio Coluccia
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