Se il club rossonero non raggiunger¨¤ il pareggio di bilancio al 30 giugno 2021 sar¨¤ escluso dalla successiva Coppa europea in caso di qualificazione nelle stagioni 2022/23 e 2023/24
Aleksander Ceferin, presidente dell’Uefa. Epa
Dodici milioni trattenuti dai premi dell’Europa League, pareggio di bilancio entro il 2021 e liste Uefa limitate nelle prossime due stagioni: ¨¨ la sentenza Uefa sul Milan, punito per non aver rispettato i parametri del fair play finanziario nel triennio 2014-17.
LE SANZIONI —
“La camera arbitrale dell’Organo UEFA di Controllo Finanziario dei Club (CFCB) - si legge nel comunicato della Uefa - ha preso la decisione sul caso AC Milan dopo la sentenza del Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS 2018/A/5808, AC Milan contro UEFA). Il TAS aveva deferito la questione alla CFCB affinch¨¦ imponesse una misura disciplinare adeguata per la violazione delle regole sulle licenze per club e sul fair play finanziario UEFA, con particolare riferimento al pareggio di bilancio. Di conseguenza, se il club non dovesse rispettare il pareggio di bilancio al 30 giugno 2021, sar¨¤ escluso dalla partecipazione alla successiva competizione UEFA alla quale dovesse qualificarsi nel corso delle due stagioni successive, 2022/23 e 2023/24. Al club verranno anche trattenuti 12 milioni di euro di profitti della UEFA Europa League 2018/19. Inoltre, non potr¨¤ registrare pi¨´ di 21 giocatori per le competizioni UEFA 2019/20 e 2020/21.Contro questa sentenza, la societ¨¤ pu¨° presentare ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport, come previsto dall’articolo 34(2) delle Norme procedurali dell’Organo UEFA di Controllo Finanziario dei Club e dagli articoli 62 e 63 degli Statuti UEFA”.
LE TAPPE —
Il Milan finisce sotto la lente di ingrandimento della Uefa nell’aprile del 2017, quando Li Yonghong diventa il proprietario del club rossonero, valutato 740 milioni (520 milioni pi¨´ 220 di debiti): l’imprenditore cinese si rivolge al fondo Elliott per un finanziamento di 303 milioni, da restituire entro ottobre 2018. La Uefa chiede subito chiarimenti sui nuovi proprietari e sulla situazione finanziaria del club e i dirigenti propongono il voluntary agreement, un accordo volontario con cui la societ¨¤ si impegna ad adempiere all’obbligo del pareggio in bilancio attraverso una serie di misure. Inizialmente previsto a giugno, viene rinviato a ottobre. Da allora in poi, da Nyon arrivano una serie di “no”: a dicembre 2017 il voluntary viene rifiutato e il Milan viene rinviato al settlement agreement, procedura che prevede un accordo tra club e Uefa per poter rientrare nei parametri del fair play. A maggio, altro sbarramento: niente settlement e rossoneri rinviati alla Camera giudicante di Nyon. A giugno arriva la sentenza: Milan escluso per un anno dalle coppe e da via Aldo Rossi ricorrono in appello al Tribunale Arbitrale dello sport. Un mese dopo, quando nel frattempo Elliott ha rilevato la societ¨¤ e Mr. Li si ¨¨ dileguato nel nulla, il Tas di Losanna annulla la sanzione Uefa: rossoneri riammessi in Europa League e caso rimandato alla Camera giudicante, che dovr¨¤ emettere una “sanzione proporzionata” all’infrazione. Il resto ¨¨ attualit¨¤, con una coppa giocata e salutata clamorosamente dopo la fase a gironi, e le nuove pene da rispettare.
Marco Fallisi
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