Un vincente prima di tutto, ma anche uno spettacolare innovatore, un innamorato del calcio, del suo Milan e poi anche del Monza. Silvio Berlusconi ¨¨ stato tutto questo e molto altro, perch¨¦ nessun presidente ha lasciato un segno cos¨¬ profondo, entrando contemporaneamente nella cronaca e nella storia, a cavallo delle sue intuizioni, della sua generosit¨¤ e dei suoi record.
il ricordo
Morto Silvio Berlusconi: ha vinto tutto
Dagli elicotteri ai 29 trofei, da pap¨¤ Luigi ad Atene: cos¨¬ uno dei pi¨´ grandi innovatori d’Italia ha fatto la storia del Milan
Le promesse
¡ªAlla fine del 1985 il Milan ¨¨ pi¨´ vicino al fallimento che allo scudetto quando Sua Emittenza, come era soprannominato allora, decide di salvare la societ¨¤ rossonera. Il 20 febbraio 1986 Berlusconi diventa ufficialmente il nuovo proprietario e siccome va sempre di fretta, prima ancora di essere nominato presidente il 24 marzo, stupisce subito Baresi e compagni in ritiro a Milanello, alla vigilia di Milan-Verona. ? sabato 1¡ã marzo quando scende dall'elicottero e dice che costruir¨¤ un Milan "capace di vincere in Italia, in Europa e nel mondo, padrone del campo e padrone del gioco". Sembra uno slogan, invece ¨¨ la prima di tante promesse mantenute, frutto di un'organizzazione capillare che incomincia dalla mossa pi¨´ importante: la scelta di Galliani come braccio destro, che a sua volta porta Braida come d.s. Il nuovo grande Milan nasce dall'alto, ma la rivoluzione scende nei particolari, con i lavori di ristrutturazione nella sede di via Turati e nel centro sportivo di Milanello. Berlusconi cura ogni dettaglio, facendo cambiare persino il colore dei pantaloncini dei giocatori, bianchi invece che neri.
Gli elicotteri
¡ªMa soprattutto vuole entrare nella testa di tutti e cos¨¬, alla vigilia del primo ritiro, convoca tutti i suoi collaboratori nel castello di Pomerio per dettare la linea. Non una "riunione", ma una convention, perch¨¦ Berlusconi modifica anche il linguaggio e cos¨¬ Ramaccioni, prezioso dirigente incaricato di tenere i rapporti tra squadra e societ¨¤, diventer¨¤ il primo "team manager" del calcio. La svolta pi¨´ spettacolare, per¨°, ¨¨ legata alla presentazione del suo primo Milan. Il 18 luglio 1986 sul prato dell'Arena di Milano, accolti dalla colonna sonora della Cavalcata delle valchirie di Wagner, scendono tre elicotteri sul primo dei quali ci sono i nuovi acquisti, Bonetti, Donadoni, Galderisi, Massaro e il portiere Galli. L'entusiasmo dei tifosi, per¨°, viene raffreddato dalla falsa partenza della squadra, subito sconfitta a San Siro dall'Ascoli. Oltre allo scudetto si allontana la zona europea e allora Berlusconi esonera Liedholm.
Capolavoro Capello
¡ªAl suo posto dalla Primavera arriva Capello e questa scelta, pensando anche a quanto succeder¨¤ pi¨´ avanti, ¨¨ il primo capolavoro del presidente. Il Milan, con Capello, chiude al quinto posto e vincendo lo spareggio contro la Sampdoria accede alla coppa Uefa. Berlusconi, per¨°, si ¨¨ gi¨¤ innamorato di Sacchi, che alla guida del Parma aveva eliminato il Milan dalla coppa Italia, e gli affida la squadra, assegnando a Capello un ruolo di dirigente nella nuova polisportiva Mediolanum. E al suo secondo campionato dall'inizio, grazie ai determinanti acquisti dei due nuovi stranieri Gullit e Van Basten, il Milan vince lo scudetto. La festa ¨¨ a Como, dove basta un pareggio firmato da Virdis, ma Berlusconi preferisce rimanere ad Arcore al fianco del pap¨¤ Luigi, 80 anni, malato da tempo, che gli ha trasmesso l'amore per il Milan. ? il 15 maggio 1988 quando abbiamo il privilegio di trascorrere uno storico pomeriggio con lui. Nel salottino vicino all'ingresso pap¨¤ Luigi ¨¨ seduto su un divano, con una copertina sulle ginocchia, quando Berlusconi si accorge di non avere chiesto di sintonizzare la tv sulla bassa frequenza, perch¨¦ allora non ¨¨ ancora possibile vedere in altro modo le partite in diretta. Cos¨¬ si affida alla radio, ascoltando la voce di Enrico Ameri. E al fischio finale ecco l'abbraccio commovente tra pap¨¤ Luigi e Silvio, con "una lacrimuccia di soddisfazione", come la definisce Berlusconi. ? il primo dei 29 titoli della sua presidenza, il seme verso nuovi e pi¨´ importanti trionfi. "Perch¨¦ adesso c'¨¨ la Coppa dei Campioni e poi l'Intercontinentale".
Barcellona e Tokyo
¡ªLa nuova avventura in Europa si conclude a Barcellona con l'indimenticabile 4-0 contro i romeni della Steaua, battuti dalle doppiette di Gullit e Van Basten. ? il 24 maggio 1989, una notte magica in campo e fuori perch¨¦ ci sono 90.000 tifosi rossoneri che festeggiano una coppa europea, a vent'anni esatti dal trionfo del Milan di Rocco. La mattina dopo Berlusconi ci ospita a bordo del suo aereo privato, il G3, esclusivo Gulfstream da tredici posti e volando sulla Costa Azzurra, seduto davanti all'amico di sempre Fedele Confalonieri, battezza un'altra parola: turnover. "Vogliamo rimanere sempre in alto e quindi serve il turnover con 20-21 giocatori titolari per due Milan". Intanto l'Inter sta per strappare lo scudetto ai rossoneri, ma Berlusconi si dimostra gi¨¤ Cavaliere. "Io sono milanese e se non pu¨° vincere il Milan far¨° sempre il tifo per l'Inter, anche in Europa". Poi, all'atterraggio a Linate, ¨¨ il primo a scendere. "Scusatemi, ma adesso che la missione ¨¨ compiuta corro al Cimitero Monumentale a salutare mio pap¨¤, perch¨¦ questa coppa la dedico a lui". A lui dedicher¨¤ anche il trionfo a Tokyo, dove il suo Milan sale per la prima volta sul tetto del mondo, il 17 dicembre 1989, battendo i colombiani del Nacional Medellin con un gol di Evani.
Doppio bis
¡ªIl Milan di Berlusconi ¨¨ una realt¨¤ che fa rima con continuit¨¤. E lui si diverte a parlare di calcio, regalando i suoi consigli a tutti gli allenatori, convinto che il Milan migliore sia quello con un trequartista e due punte. Un anno dopo la doppietta Coppa dei Campioni-Coppa Intercontinentale, ecco il bis nel 1990 su entrambi i fronti: prima a Vienna con l'1-0 contro il Benfica grazie al terzo olandese Rijkaard, poi di nuovo a Tokyo con il 3-0 contro i paraguaiani dell'Olympia firmato da un gol di Stroppa a cavallo della doppietta di Rijkaard. Sul pi¨´ bello, per¨°, arriva la notte buia di Marsiglia, il 20 marzo 1991, dove saltano i riflettori e Galliani ritira il Milan dal campo, anticipando l'uscita dalla coppa dei Campioni. ? la conclusione del ciclo di Sacchi che Berlusconi sostituisce con Capello, avendone apprezzato le grandi qualit¨¤ manageriali. E Capello, con una squadra che Sacchi riteneva finita, d¨¤ ragione a Berlusconi, perch¨¦ senza il miglior Van Basten vince tre scudetti consecutivi, con la doppietta scudetto-Coppa dei Campioni, nel 1994, mai riuscita ad altri allenatori italiani. Proprio il 4-0 ad Atene contro il favoritissimo Barcellona guidato da Cruijff, con i gol di Savicevic, Desailly e la doppietta di Massaro, rimane la vittoria rossonera pi¨´ esaltante delle 7 di Coppa dei Campioni/Champions.
La politica
¡ªQuesto ¨¨ anche l'anno in cui Berlusconi entra in politica, l'inizio di un lento declino del Milan, malgrado l'arrivo di altri grandi stranieri come Papin, Shevchenko, Kak¨¤, Ronaldinho e Ibrahimovic, testimoniato dai numeri perch¨¦ in sei stagioni, tra il 1988 e il 1994, i rossoneri vincono 16 titoli, mentre nelle successive ventitr¨¦ ne vincono "soltanto" 13. E non a caso, dopo Sacchi e Capello, incomincia una girandola di tecnici tra i quali soltanto Ancelotti rivince la Champions, nel 2003 a Manchester contro la Juventus e nel 2007 ad Atene contro il Liverpool, mentre Zaccheroni (1999), e poi Allegri (2011) con l'aggiunta della Supercoppa italiana contro l'Inter a Pechino, si fermano allo scudetto. L'ultimissima gioia ¨¨ nel 2016 a Doha, dove il Milan di Montella si aggiudica la Supercoppa italiana, ai rigori contro la Juventus. Poi cala il sipario, con la cessione a uno sconosciuto cinese che far¨¤ rimpiangere per sempre gli anni del presidente del Milan pi¨´ vincente della storia. L'epoca d'oro di Berlusconi, che ha chiuso rilanciando il Monza e portandolo alla prima storica promozione in Serie A. Con altri giocatori ma con la stessa passione per il calcio ereditata da pap¨¤ Luigi, che adesso riabbraccer¨¤ come nel giorno cui festeggiarono insieme il primo scudetto del "loro" amatissimo Milan.
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