Settima vittoria nelle ultime nove partite dei rossoneri, grazie al gol del francese a met¨¤ primo tempo. Si allontana la zona Champions per Mazzarri: Simeone spreca, Maignan trema solo su un "autopalo" di Simic nel finale
Fra quattro giorni suoner¨¤ la musica dell¡¯Europa League, che emoziona di meno e luccica fino a un certo punto, ma il Milan fa altri tre passi vitali sulla strada per la prossima Champions. Un successo legittimato dalla ferocia con cui ha spento le ambizioni del Napoli dopo il gol di Hernandez e dalla cattiveria con cui lo ha difeso nella ripresa. Questo per i rossoneri ¨¨ il nono risultato utile di fila (sette sono vittorie) e permette di fortificare una volta di pi¨´ un terzo posto sempre pi¨´ saldo. Pioli santifica cos¨¬ la panchina numero 220 alla guida del Milan, che gli permette di raggiungere Sacchi. Notizia con la ¡°n¡± maiuscola: era da oltre un mese (Empoli) che il Diavolo non chiudeva a chiave la porta. In casa azzurra si spengono cos¨¬ gli entusiasmi generati dal successo sul Verona e questa ¨¨ una sberla che fa male perch¨¦, Roma a parte, tutte le altre in corsa per il quarto posto hanno vinto. Mazzarri dovr¨¤ lavorare soprattutto sulle prestazioni in trasferta: quinta gara di fila senza segnare, ultima vittoria a fine novembre.
le scelte
¡ª ?Se non fosse per Reijnders messo in castigo dal giudice sportivo (dato clamoroso: l¡¯ultima volta che aveva saltato una partita era maggio 2022), Pioli avrebbe riproposto per la quinta volta di fila la stessa formazione. E allora al posto dell¡¯olandese dentro Bennacer, che non giocava titolare da prima di Natale a Salerno, accanto ad Adli, con tutto il resto dell¡¯impalcatura invariata: Kjaer e Gabbia davanti a Maignan, Loftus-Cheek tra le linee, tridente con Pulisic, Giroud e Leao. Mazzarri ha confermato le intenzioni tattiche filtrate in settimana: ritorno alla difesa a tre e Kvaratskhelia alle spalle di Simeone davanti, Mazzocchi al posto dello squalificato Mario Rui e - sorpresa confermata, dentro Zielinski, riabilitato dall¡¯affaticamento e dallo strappo aziendale sul mancato rinnovo.
primo tempo a due facce
¡ª ?Milan giochista col doppio regista, si potrebbe dire in rima. Insomma, cos¨¬ cos¨¬. Adli e Bennacer erano alla prima da titolari insieme, ma i compiti sono stati chiari fin da subito: prima ancora delle incombenze di costruzione, posizioni e marcature chiare: Adli su Anguissa e Bennacer su Zielinski, con un occhio ulteriore in prima battuta su Kvara quando il georgiano cercava luce arretrando abbondantemente fuori dall¡¯area. Chi invece non aveva incarichi troppo stringenti era Loftus-Cheek, che bazzicava le zolle di Lobotka ma senza asfissiarlo. Una scelta chiara, in modo da riuscire a galleggiare tra i reparti senza avere troppe maglie azzurre attorno. I primi venti minuti sono filati via su ritmi pi¨´ che gradevoli, anche se tatticamente il match ¨¨ rimasto bloccato, anche in virt¨´ delle consegne a uomo da entrambe le parti. Ai punti meglio il Napoli, con un giro palla pi¨´ veloce e rigorosamente a pelo d¡¯erba, mentre il Milan nella prima parte di tempo ha pasticciato pi¨´ del dovuto nel cuore del campo, smarrendo palloni gratuiti e affidandosi a tanti compitini messi insieme. Nessuno che si prendesse la responsabilit¨¤ di forzare una giocata, di uno spunto, e vai col festival degli appoggi a cinque metri senza rischi. Diavolo probabilmente molto preoccupato di sbagliare e scoprirsi di fronte alla rapidit¨¤ di Kvara, Simeone e di uno scatenato Mazzocchi, che poi si ¨¨ spento con lo scorrere del cronometro.
botta e risposta
¡ª ?Meglio il Napoli, s¨¬, ma stringi stringi il Milan ha sudato freddo solo una volta, quando Kvara ¨¨ fuggito via a Gabbia sulla destra e ha messo in mezzo per il destro di Simeone: palo sbrecciato e San Siro ammutolito per due secondi. Il match ha cambiato faccia col gol del Milan. Minuto numero 25: Giroud ¨C sempre lucidissimo nell¡¯intelligente assistenza ai compagni ¨C ha servito sulla corsia sinistra Leao, che ha visto l¡¯inserimento prepotente di Hernandez e l¡¯ha servito sulla corsa. Il francese, completamente dimenticato da Lobotka, ¨¨ volato verso Gollini e l¡¯ha infilato. Da qui in poi ¨¨ stata tutta un¡¯altra partita perch¨¦ il Milan si ¨¨ scrollato di dosso le incertezze e si ¨¨ sciolto nella testa e nelle gambe. Il merito rossonero pi¨´ evidente: aver proseguito la pressione, tenendo basso il Napoli. In pratica, disinnescandone preventivamente la prevedibile reazione. Gollini ¨¨ volato su Leao (28¡¯), gli azzurri non sono pi¨´ riusciti a trovare il fraseggio dei primi minuti. Al 37¡¯ fuori Calabria infortunato e dentro Florenzi, mentre la ripresa ¨¨ iniziata con Politano al posto di Ostigard. Ovvero 4-3-3. E¡¯ stato un secondo tempo dove tutta la costruzione tattica della prima frazione ¨¨ crollata di colpo. Una sorta di ping pong col Napoli sempre pi¨´ aggressivo (dentro Raspadori per Simeone) e il Milan di rimessa. Praterie per¨° non sfruttate. Occasioni da una parte e dell¡¯altra: Gollini in netta difficolt¨¤ su Florenzi e Giroud (48¡¯), proteste rossonere per una spinta di Rrahmani su Loftus (49¡¯), Simeone alto di poco su amnesia di Bennacer (55¡¯), Politano a pochi(ssimi) centimetri dal palo (60¡¯), Leao che ha sulla coscienza il mancato raddoppio (70¡¯). A una decina di minuti dal termine Pioli ha tolto Kjaer e Pulisic per Simic e Jimenez, passando alla difesa a tre (Simic, Gabbia, Theo): vittoria portata a casa con due Primavera in campo (e grazie alla buona sorte... deviazione di Simic sul palo, con Mignan battuto). In casa rossonera c¡¯¨¨ di che essere soddisfatti.
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