Sergio ha vinto la Supercoppa con sostituzioni decisive contro Juve e Inter. Abbiamo studiato i suoi ultimi sei mesi, scoprendo che ha abitudini molto particolari. Fofana e Reijnders sono avvisati
Sergio Concei?ao ¨¨ un pragmatico. Come dice lui, ¡°voglio solo metterla dentro, possesso palla e tiki-taka non mi interessano¡±. La settimana di Riad, in effetti, ha avvalorato la sua idea. Il Milan ha comandato meno il gioco con la palla rispetto a Juventus e Inter, eppure ha alzato un trofeo, il cinquantesimo della sua storia, il primo della gestione RedBird. Una delle chiavi sono stati i cambi, decisivi gi¨¤ nelle due partite pi¨´ importanti della stagione. Quelli che a Fonseca, in sei mesi, non hanno mai portato a grandi ribaltoni nei secondi tempi, tranne alla prima giornata di campionato contro il Torino (2-2) e in Champions con la Stella Rossa (2-1, gol di Abraham entrato nel primo tempo per l'infortunio di Morata).
SEGRETO: I CAMBI
¡ª ??Concei?ao ha definito il capitano (Maignan), scelto Tomori in difesa e reso pi¨´ corta e aggressiva la squadra. Tre accortezze che vanno in scia alle scelte a partita in corso, il suo vero segreto. La capacit¨¤ di leggere la partita, storicamente, ¨¨ sempre stata uno dei punti di forza dell¡¯allenatore rossonero. Gabbia, Abraham, Musah e Leao si sono liberati da una pettorina che d¨¤ fastidio a chiunque e, chi per un motivo e chi per un altro, sono stati gli eroi della Supercoppa saudita. Ma facciamo ordine. Concei?ao nei cambi ¨¨ meticoloso, ha dei principi tutti suoi. Prendendo in considerazione gli ultimi sei mesi al Porto della scorsa stagione, si pu¨° notare come l¡¯86% delle sostituzioni siano state fatte dal 70¡¯ in avanti. Con Pioli era diverso: una sua sostituzione media arrivava al 63¡¯. Un dato che fa capire la fiducia di SC nei titolari, anche quando la squadra ¨¨ sotto nel risultato.
UN MEDIANO SEMPRO SOSTITUITO
¡ª ??Poi ci sono le scelte. Quelle che fanno la differenza. Nel 95% delle partite Concei?ao ha cambiato almeno un mediano: al Porto sono state rare le gare in cui i centrocampisti sono arrivati alla fine. E lo si ¨¨ visto subito anche in Supercoppa. Fuori Bennacer con la Juve, fuori Reijnders e Musah contro l¡¯Inter. Sergio chiede tanto ai suoi mediani, tra corsa in avanti per accorciare nel pressing e quella all¡¯indietro per dare manforte alla difesa. Sui terzini il portoghese ha una strategia tutta sua, che ricorda Simone Inzaghi con i suoi laterali tutta fascia. Il 77% delle volte ne cambia almeno uno, specie quello di destra. E non per forza quando deve recuperare un risultato inserendo un attaccante. Contro l¡¯Inter, esempio, ¨¨ entrato Calabria al posto di Emerson sul 2-2, ruolo per ruolo. SC, si ¨¨ capito, pretende sempre il massimo. Anche contro la Juve, il brasiliano ¨¨ stato sostituito con Terracciano. Con Pioli i terzini venivano cambiati soltanto nel 59% delle partite.
STAFFETTA DEI NUMERI 9
¡ª ?Arriviamo agli attaccanti, a cui Concei?ao chiede tanto sacrificio. Morata e Abraham aiuta la squadra per natura, e questo facilita le cose. Il portoghese, tradizionalmente, cambia la punta l¡¯81% delle volte. Al Porto, una volta passato al 4-2-3-1, la staffetta Taremi-Evanilson era diventata un¡¯abitudine. Pioli aveva una media pi¨´ bassa, pari al 50%: Giroud era abituato a fare gli straordinari. In Supercoppa, Morata ¨¨ uscito contro la Juve ma non contro l¡¯Inter: in quel caso, Concei?ao ¨¨ tornato alla vecchia abitudine di giocare col doppio centravanti. Anche l¨¬, giusta lettura. Morale: SC non sar¨¤ un inventore, ma la capacit¨¤ di leggere la partita e aggiustare la squadra pu¨° essere una chiave per svoltare la stagione del Milan.
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