Arnautovic e Chukwueze, Sanchez e Okafor: le armi in panchina di Inter e Milan per il derby

I rossoneri possono contare sui due attaccanti e su Pobega, mentre i nerazzurri - oltre alle due punte - hanno anche Frattesi. Senza contare Klaassen, atteso al debutto

E se la chiave di volta del match arrivasse a gara in corso? Le armi ci sono, così come i gol o i giocatori in grado di dare una scossa. Milan e Inter si stanno studiando da lontano, durante la lunga sosta prima del derby del 16 settembre. Pioli e Inzaghi lavoreranno con pochi giocatori ovviamente, in quanto molti dei titolari sono impegnati con le nazionali. Basti pensare a Pavard, Theo, Maignan e Giroud con la Francia, a Pulisic e Musah con gli Stati Uniti, ai cinque azzurri convocati dall’Italia o a Simon Kjaer. Tuttavia, al netto delle momentanee assenze, i due allenatori stanno già iniziando a studiare la mossa tattica con cui scardinare il muro avversario. E potrebbe arrivare dalla panchina.

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Partiamo da chi gioca in casa. Ok i titolari, i cinque gol di Lautaro in tre partite e un Dumfries ritrovato, ma Inzaghi può anche contare su una panchina intrisa di gol e giocatori in grado di pungere a partita in corso. Partiamo dal più atteso, ovvero Davide Frattesi, reduce dai sette squilli a Sassuolo la stagione scorsa. Fin qui ha giocato solo due spezzoni di partita senza incidere, ma da lui Inzaghi si aspetta molto. Contro il Milan dovrebbe di nuovo partire in panchina. I suoi inserimenti sono da tenere d'occhio. Seguono ovviamente gli attaccanti, Marko Arnautovic e Alexis Sanchez. Il primo, tornato all’Inter dopo aver giocato tre partite nell’anno del Triplete, ha fornito un assist alla prima giornata in 56 minuti disputati, mentre il secondo arriva da un’annata da 14 gol in campionato con il Marsiglia. Nel 2022, da subentrato, ha deciso la Supercoppa Italiana contro la Juventus con un gol all’ultimo minuto. Altri da segnare: di sicuro Carlos Augusto, soprattutto dopo la stagione da 6 gol e 5 assist con il Monza e infine Klaassen, l’ultimo arrivato. Il suo soprannome è “Mister One Nil”, "mister 1-0", perché segna spesso il gol che sblocca il match. Dieci reti nell’ultimo anno. Inzaghi avrà bisogno anche di lui.

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Passiamo al Milan. Rispetto all’anno scorso Pioli ha più alternative, soprattutto in avanti. Jovic arriva da una stagione complicata nella quale ha segnato comunque 13 gol (ma rischia di giocare dal 1' dse Giroud non dovesse recuperare), mentre Okafor potrebbe rappresentare il più classico dei grimaldelli per scardinare difese ostiche. L’Inter non ha incassato neanche un gol nelle prime tre uscite. Lo svizzero è uno che punge, dribbla, crea superiorità e sguscia via con facilità agli avversari. Da tenere d’occhio. A loro si aggiunge anche Samuel Chukwueze, esterno nigeriano mancino dal bel dribbling. L’anno scorso ha segnato 13 gol con il Villarreal. Nelle prime tre uscite ha strappato il 6, ma nulla più. I tifosi stanno aspettando di vederlo al top, la forma è segnalata in confortante crescita. Altri da segnalare: Tommaso Pobega, mezzala da inserimento, 11 gol negli ultimi tre anni, e Luka Romero, che dopo il gran gol segnato al Real Madrid in tournée non ha trovato minuti in campionato. L’argentino ha dimostrato di saper far male anche a una big.