Milan, è il primo trofeo targato Redbird. Il derby delle bacheche: ora l'Inter è a -4

La prima vittoria dell’era di RedBird e di Gerry Cardinale coincide con il trofeo numero cinquanta nella storia del Milan. Il primo dopo la coppa dello scudetto portata nella sede di via Aldo Rossi da Elliott al termine della stagione 2021-22 e del testa a testa con l’Inter. Il numero uno americano, che attraverso il fondo che gestisce è diventato proprietario della maggioranza rossonera nell’estate del 2022, da allora è sempre andato alla ricerca del primo trionfo. ? riuscito a centrarlo alla terza stagione, anzi a metà della terza stagione, grazie a una programmazione e a investimenti importanti anche sul mercato. La conferma sono le ultime due campagne acquisti estive, entrambe chiuse con un passivo intorno ai cinquanta milioni. Il tutto a dispetto di due bilanci consecutivi chiusi in attivo.?

storia

Nei 125 anni di storia del Milan, alla guida del club si sono alternati 23 presidenti. Il più vincente e il più longevo è stato Silvio Berlusconi che nei trentuno anni della sua gestione, ha festeggiato 29 trofei. L’ultimo? La Supercoppa del 2016 a Doha, nella finale contro la Juventus. Tra gli altri presidenti o proprietari che hanno vinto di più c’è Andrea Rizzoli, sotto la cui guida il Milan ha vinto quattro scudetti e la sua prima Coppa dei Campioni, e Franco Carraro, anch’egli vincitore di una Coppa dei Campioni e della prima Coppa Intercontinentale del club rossonero. Elliott, come detto, ha portato l’ultimo trofeo e adesso nel libro della storia del Diavolo si è iscritto anche Cardinale che ha recentemente rifinanziato il vendor loan (ora rimangono da saldare 489 milioni) fino al luglio 2028.?

gli altri sogni

Il suo investimento finora è stato di 825 milioni: 600 milioni più 55 milioni di versamenti in conto capitale più il parziale rimborso del vendor loan di 170 milioni a fine dicembre.?? intenzionato ad andare avanti e a vincere ancora. Insomma, il trofeo alzato nello stadio di Cristiano Ronaldo e dell’Al-Nassr spera sia un punto di partenza, magari non l’unico di questa stagione nella quale il Milan conta di conquistare l’accesso diretto agli ottavi di Champions già in questo gennaio e di arrivare in fondo alla Coppa Italia oltre a conquistare almeno il quarto posto in campionato.?

che gioia

Gerry Cardinale ieri sera non era all’Al-Awwal Park dove comunque la sua vicinanza alla squadra è stata fatta sentire dall’advisor di RedBird, Zlatan Ibrahimovic. Il numero uno rossonero ha seguito la partita in tv dagli Stati Uniti, come succede sempre nonostante il fuso orario. La Supercoppa italiana, consegnata dal presidente della Lega Enzo Simonelli e alzata dai rossoneri, gli consente di dimenticare un inizio di stagione deludente sotto il profilo dei risultati e permette al club di raggiungere l’Inter a quota otto trofei, nell’albo d’oro della Supercoppa italiana. Per il proprietario del Milan, che come tutti i milanisti aveva sofferto non poco per la striscia di derby persi di fila, si tratta della seconda stracittadina consecutiva vinta, dopo quella di settembre in campionato. Il distacco nella classifica di Serie A rispetto alla formazione di Inzaghi resta, ma dopo aver messo in bacheca il primo trofeo del 2024-25, adesso guardare al futuro con ottimismo sarà un po’ più facile.?

derby di milano

Cardinale ha anticipato la proprietà americana dell’Inter perché anche Oaktree sperava di festeggiare ieri sera il primo trofeo della sua gestione. I nerazzurri, che negli ultimi anni sotto la gestione di Zhang avevano sorriso di più rispetto al Milan, avevano accorciato il passo ed erano arrivati, nello speciale derby cittadino, a quarantasei trofei contro i quarantanove del Milan. Adesso il Diavolo ha allungato di nuovo e ha toccato quota cinquanta per primo.?

la bacheca

Nella bacheca rossonera ci sono diciannove scudetti, cinque Coppe Italia, otto Supercoppe Italiane, sette Champions League/Coppe dei Campioni, cinque Supercoppe Europee, due Coppe delle Coppe, tre Coppe Intercontinentali e un Mondiale per club. Il prossimo obiettivo è cucirsi sul petto la seconda stella, che l’Inter ha già messo sulle maglie: la caccia è rimandata alla prossima stagione, ma Cardinale ci proverà ancora. Vincere aiuta a vincere e soprattutto non sazia la fame di trofei. L’americano spera di vivere altre notti come quella di Riad.?