Le mosse per il futuro prossimo sono chiarissime: presto Ibra salir¨¤ su un aereo privato e nel weekend raggiunger¨¤ Milano. Pi¨´ difficile al momento decifrare il futuro oltre questa stagione, anche se gli indizi portano a uno scenario verosimile: un Milan ancora guidato da Stefano Pioli spianerebbe la strada a un Milan ancora illuminato dalle giocate di Zlatan.
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Ibra, Rangnick e il caso Raul: ecco perch¨¦ la convivenza sarebbe un rischio
Il tecnico tedesco ha gi¨¤ lavorato con un big ultratrentenne ai tempi dello Schalke: inizio col botto, poi fu guerra di nervi
Tra Pioli e Rangnick
¡ªNon ¨¨ un'equazione esatta, ma ci si avvicina molto, perch¨¦ il rapporto di fiducia e stima reciproca che si ¨¨ instaurato tra l'allenatore emiliano e il campione svedese ¨¨ diventato persino pi¨´ robusto durante questi giorni di lontananza: il feeling ¨¨ forte e una conferma di Pioli potr¨¤ giocare un ruolo determinante per l'eventuale rinnovo di Ibrahimovic. Ma se le cose in panchina andassero diversamente? In questo caso toccherebbe con molte probabilit¨¤ a Ralf Rangnick disegnare il Milan del futuro: non ¨¨ detto che la convivenza con Ibra non possa funzionare, anzitutto perch¨¦ n¨¦ il manager tedesco n¨¦ lo stesso Zlatan hanno posto veti reciproci. La storia di Rangnick per¨° racconta di un tecnico abituato a lavorare con squadre giovani, e soprattutto di un precedente poco "incoraggiante": il rapporto tutt'altro che idilliaco con Raul ai tempi dello Schalke.
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Separati in casa
¡ªTorniamo indietro di nove anni: a met¨¤ marzo del 2011, con la squadra a met¨¤ classifica, Rangnick subentra a Magath e si mette al lavoro con un gruppo dall'et¨¤ media piuttosto bassa (24,2), in cui brillano ottimi talenti (da Neuer al 17enne Draxler) e un senatore di lusso come Raul, 33 anni, alla prima stagione in Bundesliga dopo una vita di trionfi al Real Madrid. La coppia parte bene, con il 5-2 sull'Inter a San Siro nei quarti di Champions, e chiude la stagione con la semifinale persa con lo United e la vittoria in Coppa di Germania, ma la situazione precipita nell'estate successiva, quando Rangnick e Raul iniziano la seconda stagione insieme. Siamo ad agosto, la Bundesliga ¨¨ appena cominciata ma allenatore e bomber sono gi¨¤ ai ferri corti. I due non si sopportano pi¨´, il tecnico dai metodi d'acciaio mostra nello spogliatoio i dati dello spagnolo per evidenziare il suo scarso impegno nel pressing e nei contrasti, poi non lo convoca per un match di Europa League con l'Helsinki. Lo Schalke perde, la convivenza di Rangnick e Raul da separati in casa tiene banco. La situazione ¨¨ sul punto di esplodere – Rangnick rischia l'esonero, Raul vuole andare via – ma rientra quasi a sorpresa: l'ex Real dichiara di voler restare in Germania, ritrova il campo e si rimette a segnare, Rangnick lo elogia nei post-partita come se nulla fosse mai accaduto. Ma qualcosa si ¨¨ rotto, soprattutto per il manager, che un mese dopo rassegner¨¤ le dimissioni per esaurimento nervoso. Le troppe energie dedicate allo Schalke lo consumarono fino a costringerlo all'addio, e forse il conflitto con una star di grande esperienza fece la sua parte.
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