Una rete del portoghese al 93' consegna ai rossoneri il successo nell'ultima gara della tourn¨¦e negli Stati Uniti
Essersi allenati sul campo dell'universit¨¤ – la Stanford – in cui Steve Jobs consigli¨° agli studenti di essere affamati e folli, forse ¨¨ servito a qualcosa: c'¨¨ un po' di follia infatti nella vittoria sul Barcellona con cui il Milan chiude l'International Champions Cup. Follia perch¨¦ il successo arriva all'ultima azione della sfida, allo scadere dell'ultimo minuto di recupero, al termine di una partita in cui – ma non c'¨¨ ovviamente da stupirsi – il pallone ¨¨ rimasto pochissimo fra i piedi rossoneri (per dire: dopo venti minuti il possesso palla era 67 a 33%) e per opera di un giocatore – Andr¨¦ Silva – che nella mezzora precedente aveva dato il peggio di s¨¦: un misto fra svagatezza (cose gi¨¤ viste) e gambe imballate. A ogni modo il consiglio ¨¨ di non fare troppo gli schizzinosi. Nel calcio d'estate ¨¨ abitudine dire che i risultati sono l'ultima cosa che contano, ma tornare a Milano con una vittoria sul Bar?a fa un certo effetto e d¨¤ un certo morale. Dal punto di vista del tabellino il Milan conclude la tourn¨¦e nel migliore dei modi, dopo la sconfitta ai rigori contro lo United e quella di misura col Tottenham. Stavolta per¨°, a dispetto del punteggio finale, ¨¨ anche arrivata la peggior prestazione delle tre sfide. Di certo molto passa dai carichi di lavoro che Gattuso sta proseguendo a infilare nelle gambe dei suoi ragazzi, e il resto l'ha fatto il Barcellona che, seppur imbottito di ragazzini, per tre quarti di match ha dominato la scena lasciando le briciole ai rossoneri. Un luminoso esempio di continuit¨¤ aziendale, ma in fondo ¨¨ un insegnamento anche in relazione al risultato: come pi¨´ volte ha raccontato la storia del pallone, non ¨¨ detto che a spuntarla sia chi comanda il gioco e riduce gli avversari sull'orlo di una crisi di nervi. Tutta questa bellezza va poi trasformata in gol.
la gara —
Gattuso, che al rientro in Italia trover¨¤ come pacco dono a Milanello Higuain e Caldara, ha proseguito nel consueto 4-3-3, lasciando i soliti interpreti davanti – Suso, Cutrone e Borini – e confermando Calhanoglu mezzala, segno evidente di un'intenzione precisa, pi¨´ che di un'esigenza del momento. In difesa primi minuti per Rodriguez, mentre Romagnoli ha conservato la fascia di capitano (e siamo a due indizi). Il Milan ¨¨ andato subito in apnea totale, schiacciato dalla pressione forsennata dei catalani, che nel primo tempo non hanno praticamente mai fatto respirare i rossoneri. Sulla fascia destra Semedo viaggiava a velocit¨¤ doppia, dietro gli attaccanti Rafinha ha fatto impazzire mezzo Milan, spostandosi su tutta l'ampiezza del campo e disegnando gioco, e in avanti Malcom tagliava spesso, mandando in difficolt¨¤ Calabria. Il Bar?a, tanto per capire, ha sfiorato il gol gi¨¤ dopo 33 secondi, e poi ci ha provato con Arthur, Malcom (palo pieno) e Munir, a fronte di un solo break rossonero con Borini, che da solo in area ha centrato in pieno Marlon. Nella ripresa i blaugrana hanno allentato un po' la pressione, il Milan ha avuto il merito di riuscire finalmente a gestire meglio i palloni in uscita e cos¨¬ la sfida ¨¨ stata pi¨´ combattuta, pur col pallino quasi sempre in mano agli uomini di Valverde. Calhanoglu ha tentato un paio di volte la conclusione da fuori (a proposito: nel finale, con l'ingresso di Bonaventura, il turco si ¨¨ espresso decisamente meglio da punta esterna), al 44' Puig si ¨¨ mangiato il gol – bravissimo, comunque, il quasi 19enne centrocampista sceso in campo con l'8 di Iniesta - e tre minuti dopo il Bar?a ha pagato pegno: combinazione pregevole sulla sinistra fra Calhanoglu e Kessie, che ha messo Silva davanti a Ter Stegen. Il portoghese non ha sbagliato, agevolato anche da uno strano movimento del portiere che di fatto gli ha spalancato il primo palo. Un gol realizzato con la nuova maglia numero 69, dopo aver ceduto – diciamo meglio: dopo essere stato costretto a cedere – il 9 a re Gonzalo. Non sappiamo se questa rete servir¨¤ per garantirsi la permanenza a Milanello, ma di certo permette al Milan di tornare a casa con un bel sorriso.
il tabellino —
MILAN-BARCELLONA 1-0 PRIMO TEMPO 0-0
MARCATORE Andr¨¦ Silva al 47’ s.t.
MILAN (4-3-3) G. Donnarumma; Calabria (dal 17’ s.t. Abate), Musacchio (dal 34’ s.t. Zapata), Romagnoli, Rodriguez (dal 17’ s.t. Antonelli); Kessie, Locatelli (dal 17’ s.t. Mauri), Calhanoglu; Suso (dal 34’ s.t. Bonaventura), Cutrone (dal 17’ s.t. Andr¨¦ Silva), Borini (dal 17’ s.t. Halilovic). (A. Donnarumma, Bellodi, Simic, Brescianini, Torrasi, Tsadjout). All. Gattuso.
BARCELLONA (4-3-3) Cillessen (dal 1’ s.t. Ter Stegen); Semedo, Marlon (dal 32’ s.t. Mingueza), Lenglet, Miranda; Arthur, Sergi Roberto, Rafinha (dal 32’ s.t. Ruiz); Munir, Alcacer (dal 1’ s.t. Puig), Malcom. (Ezkieta, Cuenca, Brandariz, Palencia, Cucurella, Jimenez, Perez, Collado, Tabla). All. Valverde.
ARBITRO Toledo (Usa).
NOTE Spettatori 51.000 circa. Ammoniti Lenglet (B), Calhanoglu (M), Kessie (M) e Mauri (M) per gioco scorretto. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 2’.
Marco Pasotto
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